Villa Strozzi, a quando i lavori? All’Agrario di Palidano tutto fermo dal 2012
L’edificio è inagibile dal terremoto: lezioni spostate all’ex conventino. Per i restauri pronti 13,5 milioni, ma non si è mosso nulla. Raccolta firme al via
GONZAGA (Palidano). A 8 anni e 5 mesi dal terremoto del 2012, la settecentesca Villa Strozzi, sede dell’istituto tecnico agrario di Palidano, non è ancora stata restituita alla sua reale funzione. E anche per l’anno scolastico 2020-21, norme anti-Covid19 permettendo, gli studenti dovranno fare lezione nelle aule dell’ex conventino.
In questi giorni, su iniziativa di un cittadino di Palidano, è partita una raccolta di firme pubblicata sui social corredata da una lettera indirizzata al sindaco Elisabetta Galeotti e al presidente della Provincia, Beniamino Morselli. Si chiedono spiegazioni sullo stato di Villa Strozzi e del perché non siano ancora partiti i lavori, nonostante i numerosi incontri con i dirigenti della Sovrintendenza.
La mattina del 19 ottobre alcune persone sono entrate nella villa per scattare alcune foto. Cinque anni fa, esattamente a novembre 2015, nella sala giunta di Palazzo di Bagno venne presentato il progetto di recupero del complesso scolastico, di cui è proprietaria la Provincia, che, a suo tempo, predispose il progetto quadro d’intervento per gli elementi strutturali e non strutturali. Le opere furono concordate con la Sovrintendenza, che approvò il tutto tra il 2014 e il 2015.
L’importo complessivo d’intervento, per villa ed edifici annessi, è stimato in 13,5 milioni. I tempi di lavorazione avrebbero dovuto essere di tre anni, ai quali andava aggiunto un altro anno per la progettazione e circa 6 mesi per la gara. Se tutto si fosse svolto come dichiarato in precedenza, ad oggi, villa Strozzi sarebbe stata in grado di ospitare gli studenti che invece stanno facendo lezione in altri locali dell’ex conventino. Sembrava si fosse nella fase di progettazione preliminare, tanto che a fine 2015 erano stati assegnati lavori per 300mila euro, poi iniziati nel 2016, che hanno riguardato alcuni interventi all’interno della villa per la messa in sicurezza di architravi.
Resta ancora il recupero degli apparati decorativi che assorbe il 50% dei costi dell’intervento. Inoltre devono essere adottate soluzioni migliorative per la sicurezza dal punto di vista sismico. Gli interventi devono essere eseguiti in stretta collaborazione col Provveditorato per le Opere pubbliche.
Il 18 dicembre 2019 c’è stato il via libera al progetto definitivo dei lavori di restauro e recupero funzionale con miglioramento sismico del complesso scolastico di Villa Strozzi. L’ok era arrivato dal presidente della Provincia, Beniamino Morselli: sua la firma sotto il decreto di approvazione. A Bologna nella sede del Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche si tenne quindi la prima riunione della Conferenza di servizi dedicata in gran parte all’esame di una serie di rilievi sollevati dalla Soprintendenza alla proposta progettuale.
Nonostante tutte queste premesse, il cantiere non è mai partito. Intanto, nel corso di questi anni sono passate generazioni di studenti. La copertura finanziaria dell’intervento è garantita dai 300mila euro provenienti da fondi Cipe assegnati alla Provincia dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, nell’ambito del Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nel 2010; e poi 4,2 milioni di risorse proprie della Provincia provenienti dall’indennizzo assicurativo e 9 milioni di euro provenienti dall’ordinanza 112 del commissario straordinario del 19 giugno 2015. A quando il via ai lavori?