Muzzarelli: «Ok fino alla fine dell’anno. Non voglio il coprifuoco» Lega e Fratelli d’Italia: «Servono i militari nei centri commerciali»
l’ordinanza
Siamo certi che se il sindaco Gian Carlo Muzzarelli potesse dirlo in dialetto lo sintetizzerebbe con il classico “Fè a mod”. Fate a modo. Ecco la conditio sine qua non affinché l’iniziativa “Tavolini sotto le stelle” possa andare avanti fino alla fine dell’anno. Lo ha già stabilito il primo cittadino che ha dato proroga all’ordinanza con cui gli esercizi commerciali potranno utilizzare il suolo pubblico per predisporre i tavolini per i clienti. Una scelta molto apprezzata da esercenti e pubblico nel periodo estivo che sarà forse messa a dura prova dal freddo invernale, ma che se non altro è una opportunità.
Tutto ciò, è bene specificarlo, al netto di disposizioni regionali e nazionali: se dovesse arrivare un nuovo lockdown allora non se ne farebbe nulla. Scongiurando tale ipotesi, per tenere in vita l’iniziativa è necessario «un rispetto sostanziale delle norme di cautela per la prevenzione del contagio nell’ambito di un vero e proprio patto di corresponsabilità – ha precisato il sindaco - La distanza, per esempio, deve esserci anche tra chi è seduto al tavolo, non si deve invadere con i tavoli lo spazio in cui transitano i filobus e serve rigore nel fare rispettare le regole». Il sindaco ha dato l’annuncio ieri in occasione di un incontro in teleconferenza con associazioni del commercio, rappresentanti dei pubblici esercizi e operatori del settore, al quale hanno partecipato anche l’assessore alle Politiche economiche Ludovica Carla Ferrari e l’assessore a Lavori pubblici e Centro storico Andrea Bosi.
«I numeri che leggiamo quotidianamente sul Covid-19 – ha affermato Muzzarelli - ci dicono chiaramente che la situazione è seria e serve la responsabilità di tutti. Abbiamo già detto che non condividiamo il concetto di coprifuoco e che è importante, nei limiti previsti dalle norme e coordinandoci con il Prefetto per ogni decisione, garantire le condizioni per poter continuare le attività. Ma i patti devono essere chiari. Tutti – ha ribadito - dobbiamo essere impegnati a indossare e fare indossare la mascherina, a ricordare che è importante igienizzarsi le mani e a far sì che il distanziamento sia mantenuto davvero, senza diventare distanziamento sociale, certo, ma anche senza prendere sottogamba le disposizioni».
Per questo motivo e per evitare che per colpa di qualcuno paghino tutti, verrà intensificata l’attività di controllo con l’obiettivo, in collaborazione con i gestori delle attività, di prevenire situazioni di assembramento, «ma non dobbiamo avere bisogno della Polizia per salvaguardare la nostra salute», ha sottolineato il sindaco ricordando che la filosofia di fondo di “Tavolini sotto le stelle” risponde proprio alla duplice esigenza di maggiore ampliamento dei pubblici esercizi e di riduzione del rischio di assembramenti grazie a spazi arredati con tavoli e sedute che favoriscono una fruizione più ordinata delle aree pubbliche, con distanze adeguate, e trasformando piazze e strade in salotti a cielo aperto, anche nella versione invernale, con la possibilità di installare strutture paravento trasparenti. «Utilizzeremo una procedura semplificata – ha spiegato il sindaco – ma questo non significa che ciascuno fa quel che vuole: tutti i pubblici esercizi che hanno usufruito di Tavolini sotto le stelle saranno contattati per mail dagli uffici e dovranno rispondere spiegando cosa vogliono installare».
Nel frattempo il Centrodestra regionale apre un altro fronte sull’ordine pubblico. Infatti Fratelli d’Italia e Lega temono «l’invasionè dalla Lombardia. In previsione della chiusura dei centri commerciali lombardi nel weekend, infatti, Lega e FdI chiedono più controlli, con il coinvolgimento di forze dell'ordine e militari, in quelli delle province vicine al confine, nel timore di un pendolarismo degli acquisti». L’obiettivo «è evitare che i cittadini lombardi creino assembramenti nelle zone commerciali emiliane durante i weekend, visto che in lombardia si va verso la chiusa dei centri commerciali il sabato e la domenica». È tutto nell'interrogazione presentata in Regione dal leghista Fabio Rainieri e firmato anche dai modenesi Bargi e Pelloni. I consiglieri di centrodestra ricordano che «il potenziamento di tale attività di controllo e vigilanza non può essere attribuito esclusivamente alle amministrazioni locali, ma necessita del coinvolgimento di tutte le istituzioni, da quelle sanitarie a quelle statali comprese quelle militari» —