Giro di cocaina in stazione: tre anni inflitti a una coppia

UDINE. Il loro “regno” era la zona della stazione, dove rifornivano di droga – cocaina – almeno una trentina di assuntori. A far venire alla luce l’importante traffico – che fruttava migliaia e migliaia di euro – erano stati i carabinieri della Compagnia di Udine che avevano arrestato lo scorso febbraio la coppia a capo del “giro”: Tatiana Grosso, 20enne di origine colombiana e domiciliata in città, e il compagno Muhajeri Hussain Tori, 30 anni. I due, assistiti dall’avvocato Franco Giunchi ed entrambi in carcere, hanno patteggiato dinanzi al gup del tribunale di Udine Matteo Carlisi tre anni di reclusione e 14 mila euro di multa ciascuno.

La coppia agiva insieme e si era divisa in un certo senso i compiti: ad effettuare materialmente le consegne e a prendere il denaro era generalmente la donna, mentre il compagno faceva il più delle volte da palo.

I due erano stati colti sul fatto il 3 febbraio e sottoposti ad arresto differito (una tecnica che consente di effettuare arresti come fossero in flagranza anche a distanza di giorni, purché la prova sia cristallizzata da filmati o comunque inequivocabile) che si è poi concretizzato il 20 febbraio. Il 3, dunque, erano stati sopresi a cedere in viale Ungheria due involucri di cellophane contenenti 0,6 grammi di cocaina e incassare 100 euro.

Il 20 febbraio, invece, nelle vicinanze della propria abitazione Gorsso forniva a un cliente circa mezzo grammo di cocaina per cinquanta euro. Una successiva perquisizione domiciliare ha permesso di scoprire ulteriore stupefacente: nascosti in un contenitore con del riso erano stati trovati 30 grammi di cocaina suddivisi in una cinquantina di involucri di diverso peso.

Le indagini degli inquirenti hanno appurato che la coppia era solita distribuire la droga previ accordi telefonici con gli assuntori, almeno una trentina, che si rifornivano abitualmente anche ogni dieci-quindici giorni, questo dal settembre 2019 fino a gennaio 2020.

Grosso e Tori, è emerso, acquistavano la droga da fornitori che incontravano regolarmente – almeno una volta alla settimana da dicembre 2018 al 20 febbraio 2020 – sempre nelle vicinanze della propria abitazione, in zona stazione. I quantitativi erano variabili e i prezzi arrivavano fino ai tremila euro. In una occasione avevano comprato 100 grammi di cocaina al prezzo di 11 mila euro.

L’avvocato della coppia, Giunchi, ha già fatto sapere di voler chiedere una misura alternativa al carcere per i suoi assistiti. —

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