“Teniamoci per mano”: la ricetta social per rilanciare gli acquisti nei negozi lucchesi
L’iniziativa di Sandra Bacci, insegnante e influencer, e di Cinzia Sodini, stilista di gioielli e imprenditrice: è gratuita, basta solo condividerla
LUCCA. Tpm, teniamoci per mano. Una spinta più spontanea non c’è di quella a tenersi per mano davanti a qualcosa che è difficile fronteggiare da soli. Come una crisi economica con rari precedenti, quella che stiamo attraversando adesso, che vede il commercio tra i settori più messi a dura prova. Sandra Bacci, professoressa e influencer, e Cinzia Sodini, imprenditrice, entrambe lucchesi e molto amiche, hanno pensato che il momento imponesse di fermarsi a riflettere per trovare un’idea buona che potesse far breccia e diventare una “via di uscita”per i negozi “privati” la cui sopravvivenza èmolto legata alla loro capacità di resistenza contro l’assedio del commercio on line e della grande distribuzione. È nato così Tpm, iniziativa che fa leva sui social e sulla loro capacità di amplificare immagini e parole.
Come funziona? Semplice. Mettiamo di andare ad acquistare un libro in una libreria lucchese, oppure un altro articolo, ma sempre in un negozio fisico, a Lucca. Mettiamo che io esca con il mio libro tra le mani, soddisfatta del mio acquisto, che voglio mostrare a tutta la mia platea virtuale di amici e conoscenti. Cosa faccio? Gli faccio una foto e la posto sul mio profilo Instagram, taggo Tpm e il negozio in cui ho acquistato. Per la mia foto (e il mio acquisto) parte un percorso virtuale (il post sarà rilanciato subito da Tpm e dal negozio taggato) che la farà arrivare sotto gli occhi di molte persone, invogliandole (si spera) a imitarmi: a comprare quel libro in quella libreria (o un qualsiasi altro oggetto o indumento o utensile eccetera) nel mio stesso negozio. O, perché no, ad andare nello stesso ristorante dal quale sono uscito e del quale ho postato la foto di una portata deliziosa.
«L’idea - spiega Sandra Bacci, autrice del fortunato blog smilingischic - è partita da un pensiero condiviso con Cinzia con lo scopo di sostenere il commercio. Io figlia di commercianti, Cinzia impreditrice lei stessa (è creatrice di bigiotteria di alto livello con il marchio Cinziaesse, produttrice e commerciante al tempo stesso, ndr), abbiamo voluto fare qualcosa per il commercio locale. Siamo partite dall’idea di dargli una visibilità esponenziale, aumentata, grazie a un gesto che tutti compiono nella quotidianità come un post sul proprio profilo Instagram. Il Natale è un’occasione, dal momento che tutti, anche se pochi o piccoli che saranno, compreranno dei regalini. Meglio acquistarli nei negozi locali. Noi ci mettiamo del nostro solo per rendere virale una foto, per dare una mano». L’iniziativa è totalmente gratuita. Sandra e Cinzia ci metteranno la loro esperienza e quella preziosa di due esperte di comunicazione - Giulia Di Martella Orsi, media relations &content manager, e Greta Miliani, contentdesigner e copywriter - per amplificare l’efficacia dei post su Instagram.
Da una settimana a questa parte, quando è stato fondato, Tpm, che esiste in versione sito Internet (www.teniamocipermano.com) e come profilo Instagram (@teniamocipermano)ha già messo insieme oltre trecento follower. E oltre trenta attività commerciali (prevalentemente, ma non solo lucchesi) si sono iscritte a questa community virtuale. Alcune, come spiega Sandra Bacci, sono attività da fuori, da città come Brescia e Milano.
Lo shopping di Natale, seppure in ritardo per via delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, vedrà i suoi momenti migliori da qui al 25 dicembre: e quindi quale momento migliore per dare il via alla campagna social a vantaggio del commercio lucchese. Le due amiche lucchesi credono in questo progetto. E come dimostrazione, ad esempio, è il fatto che hanno già fatto preparare griglie di Tpm su misura per gli acquisti delle feste, ma anche per i saldi che seguiranno, per San Valentino. Perché non sia una campagna che si esaurisce in un breve periodo ma un’idea che possa andare avanti, momento per momento con le sue particolarità. Perché l’emergenza, purtroppo, non finirà domani. —