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Декабрь
2020

Scrittore, storico e pedagogo: il Friuli celebra Jacopo Pirona

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Scrittore, storico e pedagogo: il Friuli celebra Jacopo Pirona

Due giorni di incontri online promossi dalla Filologica per i 150 anni dalla morte. Fu il promotore della Biblioteca comunale a Udine e realizzò il celebre vocabolario

In occasione dei 150 anni dalla morte di Jacopo Pirona, la Filologica friulana ha organizzato, per oggi e domani, due giorni di convegno. Giovedì 10, alle 15.30, il via in diretta streaming sul sito della Filologica. Dopo i saluti ufficiali, il presidente Federico Vicario (che qui presenta l’iniziativa) coordinerà la prima sessione.

Venerdì, alle 10, Gabriele Zanello coordinerà la seconda sessione con interventi di Francesco Costantini, Francesco Avolio, Lorenzo Tomasin. Alle 16 terza e ultima sessione, coordinata da William Cisilino: interverrano Franco Finco, Luca Melchior, Adriano Ceschia, Gabriele Zanello e Paul Videsott.

* * *

Ricorrono quest’anno i 150 anni dalla morte dell’abate Jacopo Pirona (Dignano 1789 † Udine 1870), erudito, bibliotecario, pedagogo, appassionato cultore di friulano e protagonista della vita civile e culturale del suo tempo. Formatosi al Seminario di Udine, nel 1814 cominciò la carriera di insegnante, sempre a Udine, come docente di sintassi per le classi inferiori per approdare, nel 1820, al Liceo classico cittadino, presso il quale insegnò latino, greco, storia universale e del quale assunse la direzione dal 1850 fino al pensionamento, nel 1860.

Di riconosciuta moderazione e discrezione, ricoprì numerosi incarichi pubblici e intrattenne una fitta rete di relazioni con illustri friulani suoi contemporanei, da Prospero Antonini a Gabriele Pecile, da Pacifico Valussi a Pietro Zorutti, ma anche con tutta una serie di studiosi italiani ed europei, tra i quali il veronese Bernardino Biondelli, il veneziano Emanuele Cicogna, il triestino Pietro Kandler e l’illustre romanista Theodor Mommsen.

Fu corrispondente per il Friuli anche del goriziano Graziadio Isaia Ascoli, fondatore degli studi di glottologia in Italia e autore dei famosi Saggi ladini del 1873, che gli dedicò, per altro, il suo scritto giovanile Sull’idioma friulano e sulla sua affinità con la lingua valaca: schizzo storico-filologico, pubblicato a Udine nel 1846.

Non vi è dubbio che il nome di Jacopo Pirona sia legato all’impegno profuso nell’istituzione della Biblioteca comunale di Udine, erede del Museo cittadino, e agli studi compiuti in molti ambiti di interesse locale, ma ancor più alla redazione del Vocabolario friulano, uscito a cura del nipote Giulio Andrea nel 1871, l’anno dopo la sua morte.

Proprio la sua dimensione di lessicografo è quella che il convegno del 10 e dell’11 dicembre prossimi analizzerà con maggiore attenzione, un convegno che si propone di inquadrare l’opera di Jacopo Pirona, come anche di Giulio Andrea, nel più ampio contesto della lessicografia dell’Ottocento, un contesto che vedeva un crescente interesse, in vari ambienti, per lo studio delle varietà dialettali e popolari.

Il convegno, organizzato dalla Società Filologica Friulana con il determinante sostegno del Comune di Dignano e dell’ArleF, si potrà seguire in diretta collegandosi al sito della Filologica (www.filologicafriulana.it), una modalità che già notevole favore ha riscontrato con la recente rassegna della Setemane de culture furlane / Settimana della cultura friulana.

La prima sessione del convegno è dedicata all’illustrazione della vita e delle opere di Pirona, con interventi, tra gli altri, di Romano Vecchiet, di Carla Marcato e di Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca. Nella sessione mattutina del venerdì i relatori si concentreranno sulla lessicografia dialettale in Italia, tra Veneto e Italia meridionale, tra Sardegna e Sicilia, mentre nella sessione del venerdì pomeriggio rifletteranno sulla questione della prospettiva della lessicografica friulana al giorno d’oggi, tra repertori storici, letterari e normativi.

Chi non potrà purtroppo partecipare al convegno, perché scomparsa proprio poche settimane fa, è Maria Bortolan Cojutti, discendente della famiglia Pirona di Dignano e appassionata studiosa di cose friulane. Alla sua memoria dedichiamo questo incontro, sicuri che vi avrebbe partecipato, con il suo entusiasmo e la sua simpatia, al fianco del figlio Emanuele. —
 




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