Renzi insiste: “Numeri per un nuovo governo? Per me ci sono”. Boccia: “Chi minaccia la crisi è scollegato dalla vita reale del Paese”
Il presidente della Camera Fico: "Le condizioni per una nuova maggioranza non ci sono". Ma il leader d'Italia viva apre a una nuova maggioranza: "In Italia, il sistema prevede che il Presidente della Repubblica debba verificare se in Parlamento ci sono i numeri per formare un altro governo. E se si trovano, è fatta. Altrimenti si va al voto". Il ministro degli Affari regionali: "Chi minaccia la crisi è scollegato completamente dalla vita reale del Paese"
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Matteo Renzi insiste. E per il terzo giorno consecutivo minaccia la sopravvivenza del governo di Giuseppe Conte se la discussione sulla gestione dei fondi del Recovery plan non verrà azzerata. “Il meccanismo di discussione delle regole istituzionali non può essere compensato con un piccolo accordo. Italia Viva è un piccolo partito, ma noi siamo decisivi per il governo. Se Conte vuole pieni poteri come aveva chiesto Salvini, io dico di no. E in quel caso ritireremo il sostegno al governo”, dice l’ex segretario del Pd in un’intervista alla Stampa.
L’ennesimo intervento per agitare su Palazzo Chigi lo spettro della caduta. Cosa accadrà dopo? Si tornerà al voto con l’attuale legge elettorale, come ha detto ieri il vice segretario del Pd Andrea Orlando. Per Italia viva vorrebbe dire rischiare di non rientrare in Parlamento, visto che l’attuale legge elettorale fissa la soglia di sbarramento al 3%. Il Quirinale ha già fatto sapere che è propenso a indire nuove elezioni, avverte il giornalista della Stampa a Renzi. Che replica: “Guardi, il Quirinale in Italia non parla. Quelle sono fonti attribuite a chi vuole che dica una certa cosa. Ma in Italia, il sistema prevede che il Presidente della Repubblica debba verificare se in Parlamento ci sono i numeri per formare un altro governo. E se si trovano, è fatta. Altrimenti si va al voto”. Ma questi voti in Parlamento ci sono? “Penso di sì“, sostiene Renzi. Che poi, però, dice: “Prima di arrivare a questo, vorrei che il Presidente del Consiglio si tranquilizzasse e venisse in Parlamento per cambiare tutto”.
A che voti si riferisce l’ex presidente del consiglio? A che tipo di nuovo governo pensa per evitare il voto? Non si sa, visto che è pessimista sull’entrata al governo di Forza Italia: “Forza Italia è un partito europeista che fa capo al Partito popolare europeo e che deve chiarire isuoi rapporti con Salvini e Meloni. La destra italiana è divisa tra sovranisti e popolari. Ma i sovranisti, a differenza della Spagna, sono più numerosi. Non credo che Berlusconi romperà mai con Salvini”. Antonio Tajani, invece, socchiude la porta a Conte: “Siamo pronti a sederci intorno al tavolo per i progetti per utilizzare i fondi europei. Serve fare la riforma del fisco, della burocrazia della giustizia e della sanità. Avevamo proposto una bicamerale per decidere i progetti migliori per l’Italia. Quando Conte ci chiamerà a sederci intorno ad un tavolo noi saremo pronti”dice il vicepresidente di Forza Italia, alla Settegiorni – Rai ParlamentoIo su Rai1.
A Renzi replica il ministro Francesco Boccia: “Chi parla di crisi, chi minaccia la crisi è scollegato completamente dalla vita reale del Paese. Io non trovo il tempo di discutere di cose così surreali. Ma se qualcuno in maggioranza ritiene che queste siano delle priorità rispetto all’emergenza sanitarie economia e sociale, ne sia conseguente e se assuma la responsabilità davanti agli elettori e agli italiani”. Chi invece è completamente contrario a nuove maggioranze e nuovi esecutivi è Roberto Fico. “Non è tempo di ricatti. Se cadesse questo esecutivo, l’unica strada possibile sarebbe il voto. Le condizioni per una nuova maggioranza non ci sono“, dice il presidente della Camera in un’intervista a Repubblica in cui commenta le parole di Renzi al Pais: “Sono convinto che si possa affrontare qualsiasi questione su qualsiasi struttura, ma trovo che in questo momento non sia consono, anzi che sia irresponsabile, ipotizzare una crisi di governo”. Il rimpasto “non è certo quel che serve”, dice Fico. “Ben venga invece un confronto tra le forze di maggioranza, che devono trovare una linea per andare avanti. Se c’è qualcosa che non va, bisogna dirselo e affrontarlo, ma con l’obiettivo di proseguire, in un momento molto difficile per il Paese”.
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