Decessi ancora a livelli alti, la scìa della seconda ondata sarà ancora lunga
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La Toscana che a ottobre era in difficoltà rispetto alla media italiana ha avuto una decrescita più sostenuta a novembre e dicembre. Il 10% dei nuovi casi ha però più di 80 anni ed è la fascia ultra fragile
I decessi sono ancora il punto dolente e, purtroppo, la scìa sarà ancora non è finita. Il motivo? Circa il 10% dei casi positivi emersi da settembre ha toccato la popolazione over 80, quella in cui troviamo la popolazione ultra fragile. E’ su questo punto che il coordinatore dell’Ars Fabio Voller mette l’accento per gli aspetti negativi della seconda ondata Covid in Toscana. Una seconda ondata che non ci ha risparmiati ma che la nostra regione, sempre secondo lo studio dell’Agenzia regionale della sanità ha saputo contrastare. A ottobre il confronto con la media italiana ci vedeva in difficoltà mentre tra novembre e dicembre abbiamo avuto una decrescita molto più sostenuta. Stanno diminuendo invece i ricoveri nei reparti Covid, elemento su cui la Toscana ha sempre avuto dati inferiori alla media nazionale.
Tasso di incidenza settimanale dei nuovi positivi al Sars Cov 2. Valori x100.000 abitanti. Toscana e Italia, marzo-dicembre 2020
I CASI
Dobbiamo rilevare che la Toscana, nonostante sia stata notevolmente più colpita da questa seconda ondata rispetto alla prima, è stabilmente tra le 3 regioni con minor tasso di nuovi positivi ed è così oramai rientrata su valori simili alla media italiana. Sono di nuovo le regioni del nord Italia nella seconda ondata a detenere il primato dei tassi di nuovi positivi, anche se la differenza con il sud ed il centro Italia è più contenuta rispetto alla prima ondata. La percentuale di nuovi positivi tra le persone testate è scesa al 20% nell’ultima settimana in Toscana, dopo aver raggiunto il picco del 29% un mese fa. In Italia si attesta al 27%. Non rientrano in questo calcolo i tamponi rapidi antigenici, per i quali al momento non conosciamo l’esito (negativo o positivo confermato da tampone molecolare) e questo limita anche il confronto tra regioni, avendo ognuna politiche diverse per l’esecuzione di questi test.
Posti letto occupati in reparti Covid19. Valori per 100mila abitanti. Regioni italiane e media italiana, settembre-dicembre 2020.
I RICOVERI
Per quanto riguarda gli ospedali, sembra che la nostra regione abbia superato il picco di questa seconda ondata e da più di due settimane le persone ricoverate in reparti Covid hanno cominciato a diminuire Il tasso di ricovero in Toscana, durante la seconda ondata, è stato sempre più basso rispetto a quello italiano, ma la forbice si allarga mano a mano che passano le settimane, a favore della nostra regione. I ricoverati totali in Toscana, dopo aver raggiunto il loro picco con quasi 2.100 ricoveri, sono scesi a circa 1.500.
L’età media dei ricoveri è costantemente sopra i 70 anni e sta raggiungendo i 75 nell’ultima settimana. Per quanto riguarda le terapie intensive, al loro giorno di picco, hanno raggiunto i 298 posti letto occupati, come durante il picco di inizio aprile scorso, mentre adesso sono circa 240.
È difficile fare ipotesi sui tempi di riduzione che caratterizzeranno la seconda ondata, perché la pressione sugli ospedali dipende non solo dall’andamento che avrà l’epidemia dei nuovi casi nelle prossime settimane, ma anche dalla durata delle degenze dei ricoverati, che in questa seconda fase sembrano mediamente più brevi della prima, grazie probabilmente alla maggior tempestività dei ricoveri, che contribuisce alla minor severità, e all’efficacia di alcune terapie in grado di evitare il ricorso alla terapia intensiva.
Tasso di mortalità Covid19. Valori x100.000 abitanti. Regioni italiane e media italiana, settembre-dicembre 2020.
I DECESSI
Come atteso, sulla base dell’andamento dell’epidemia delle settimane precedenti, è cominciata la decrescita del numero di decessi medi settimanali. La decrescita è piuttosto lenta e finalmente, anche rispetto all’Italia, i tassi nelle ultime due settimane decrescono più velocemente in Toscana.
L’impatto sulla mortalità di questa seconda ondata è stato maggiore in Toscana rispetto alla prima. Come per gli ospedali, anche l’impatto della mortalità è maggiore nelle regioni che nella prima fase erano state probabilmente preservate dal lockdown nazionale, che aveva fatto sì che i decessi nazionali provenissero da poche regioni del Nord, Lombardia principalmente. Stavolta i tassi, eccetto la Valle d’Aosta, che è purtroppo completamente “fuori scala” rispetto alle altre regioni, sono più omogenei e sono molte le regioni che si posizionano tra 40 e 60 deceduti per 100.000 abitanti. La Toscana è tra queste
L’età media dei deceduti toscani nelle ultime due settimane è stata di poco inferiore agli 83 anni, dal 10 ottobre in poi ha oscillato da 82,3 anni a 84,8 anni nella settimana in cui ha raggiunto il valore più alto.
Il numero di decessi in termini assoluti purtroppo rappresenta ancora il punto dolente, ma finalmente l’andamento settimanale ha cominciato a decrescere. Attenzione, sarà ancora lunga la striscia di decessi. Questo è dovuto al fatto che circa il 10% (circa 9000 persone) dei casi positivi emersi da settembre 2020 ha toccato la popolazione over 80, quella dove troviamo maggiormente la popolazione di ultra-fragili con patologie croniche, bersaglio preferito dal virus.