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Декабрь
2020

De Maio, andata e ritorno con il Covid: «Polmonite, ospedale, solitudine...»

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De Maio, andata e ritorno con il Covid: «Polmonite, ospedale, solitudine...»

Il difensore primo tra i contagiati dell’Udinese a rompere il silenzio: «Sono giovane ma è capitato anche a me, state attenti»

UDINE. Le parole hanno sempre un peso e quelle usate ieri da Sebastien De Maio sono particolarmente forti. Il difensore dell’Udinese le ha usate in un post sul suo profilo Instagram per raccontare senza timore il suo “incontro” con il Covid-19. De Maio esce allo scoperto e lancia un grido d’allarme che si può sintetizzare in poche parole: non sottovalutate questa brutta bestia e restiamo uniti per vincere assieme questa sfida.

«POSITIVO – scrive –. Paradossalmente questa parola è diventata una delle più brutte di questo folle 2020, forse proprio a simbolo di quanto il nostro mondo si sia completamente ribaltato nel giro di pochi mesi». È stato male De Maio, anche un fisico possente e forte come il suo è stato piegato dal coronavirus e non sono stati giorni semplici come lui stesso conferma. «L’essere POSITIVO è la cosa che mi ha fatto più paura in queste settimane... la febbre, la polmonite, l’ospedale, la solitudine. Quel maledetto virus è entrato nel mio corpo GIOVANE, SANO e ALLENATO mettendomi ko. Ho sottolineato giovane, sano e allenato perché molti credono che siano condizioni sufficienti perché il Covid possa non attecchire e non lasciare strascichi. Io oggi mi ritengo un uomo davvero fortunato perché, con tutta la fatica del caso, posso ritornare a fare il mio lavoro e alla mia vita mentre a troppe persone questo non è stato più possibile».

Le parole di De Maio pesano come macigni perché raccontano il dramma non solo di un marito e di un padre di famiglia ma di uno sportivo. Nessuno finora era uscito allo scoperto tra i calciatori colpiti dal Covid-19 raccontando quanto è stata aggressiva con loro questa malattia». L’Udinese, come ha fatto per tutti i suoi tesserati, ha voluto tutelarne la privacy, De Maio si è esposto per spiegare che non c’è da scherzare. Un gesto davvero apprezzabile il suo che merita di essere sottolineato.

Il suo è un grido d’allarme a non sottovalutare il virus ma anche un incitamento a combatterlo e vincerlo come confermano le ultime parole del suo post: «È un match lunghissimo ma non è finito – dice riferendosi alla pandemia che ahimè ci accompagnerà ancora per qualche tempo –, difendiamoci ancora un po’ e prima o poi partiremo in contropiede per segnare il gol della vittoria che ci permetterà di tornare alla normalità portando sempre nel cuore chi non ce l’ha fatta. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore l’Udinese calcio per avermi messo tutto a disposizione. Sono TORNATO!».

Sì, De Maio è tornato è tornato e con questo messaggio ha già fatto gol. Adesso ne aspettiamo, da lui che di mestiere fa il difensore, magari anche uno in campo. Da festeggiare assieme a tutta l’Udinese. Intanto, a prescindere, facciamogli un grande applauso. Se lo merita tutto.


 




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