Annullato il webinar di questa mattina co-organizzato dalla ventisettenne veneta. Aveva collaborato anche a una ricerca sull’uso dei social da parte dei nativi digitali
GORIZIA L’onda scura di dolore che ha travolto una famiglia padovana e poi un’intera comunità, quella alla quale apparteneva Marta Gori, la studentessa veneta scomparsa in un terribile incidente stradale sulla A4, si è subito allungata anche su Gorizia, la città che quella giovane impegnata nella costruzione del suo futuro l’aveva accolta per farla studiare in via Santa Chiara, sede del corso di laurea magistrale in Comunicazione integrata per le imprese dell’Università di Udine.
Così non sorprende che nell’apprendere della tragedia lo sgomento sia stato grande pure in riva all’Isonzo, oltre che, in generale, in seno all’ateneo, nel quale Marta era conosciuta e stimata anche per il suo essere attiva nell’organizzazione di iniziative. Tra queste anche il webinar “It’s Pm o’clock-Dentro le logiche del Project Management”, che si sarebbe dovuto svolgere proprio questa mattina alle 10. Non sarà così, tutto è stato sospeso e rinviato a data da destinarsi in segno di lutto e per rispetto nei confronti della vita spezzata della giovane, che faceva parte del gruppo organizzatore dell’evento. Lo racconta a chiare lettere un post pubblicato sulla pagina Facebook dei tutor del Centro polifunzionale di Gorizia dell’Università di Udine (Tutor CeGo), che fin dai minuti e dalle ore immediatamente successive al diffondersi della notizia della scomparsa di Marta ha iniziato ad ospitare le testimonianze di dolore e vicinanza alla famiglia di tutto il mondo dell’Università.
Dai tutor stessi, che hanno pubblicato un messaggio listato a lutto assieme ad un dolcissimo e semplice “Ciao Marta” accompagnato da un cuore, fino a studenti e docenti dell’ateneo friulano che hanno avuto modo di conoscere la studentessa e lavorare con lei. «La comunità universitaria dei corsi di laurea in Relazioni pubbliche e in Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni si unisce al dolore della famiglia e degli amici per la tragica e prematura scomparsa di Marta Gori, studentessa del Centro polifunzionale di Gorizia», si legge nel testo del messaggio, sotto il quale si sono aggiunti poi una serie di commenti.
Particolarmente toccanti i post di due docenti, Gabriele Qualizza e Rodolfo Vittori. Il primo, sottolineando come alcune persone lascino un segno più forte di altre dopo un incontro, ha scritto che «Marta era una di queste». «L’estate scorsa mi aveva dato una grossa mano (assieme ad alcune sue colleghe) per una ricerca sull’uso dei social media da parte dei nativi digitali. Avevo così scoperto una persona intelligente, solare, piena di vita, ricca di interessi e di passioni. Sempre sorridente. Proprio una bella persona».
Il professor Vittori, addirittura, aveva avuto modo di parlare con lei non più tardi di venerdì scorso, e anche per questo si definisce a chiare lettere «devastato». «Venerdì ha presentato il Piano Marketing per il suo esame – scrive il docente –. Avevamo anche parlato perché mi aveva invitato a partecipare al webinar di martedì 22 (quello cancellato ndr). Mi dispiace tantissimo». –
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