Ciac, lavoro subito a quattro su cinque Due fornitori su tre sono del Canavese

Il valore economico annuale è di sette milioni e mezzo Impatto positivo sul territorio, stretto rapporto con le aziende 

ivrea

Presentato il secondo Report di sostenibilità di Ciac, consorzio interaziendale per la formazione professionale attivo sul territorio dal 1969. Una sessantina di pagine che raccolgono numeri e dati che, con dovizia di particolari, fotografano mission, governance, assetto organizzativo, responsabilità verso gli studenti, la comunità e le risorse umane nonché verso l’ambiente.

Una descrizione puntuale e trasparente delle iniziative e dei principali risultati raggiunti in termini di performance e sostenibilità dall’1 settembre 2018 al 31 agosto 2019: «ll report di sostenibilità presenta gli elementi chiave e i valori significativi che caratterizzano le nostre attività e che ci permetteranno di creare valore in futuro – scrive il presidente Giovanni Trione – Uno studio, inserito nelle attività di ricerca autorizzata e finanziata dal Ministero del Lavoro nell’ambito del programma di promozione dell’innovazione dei processi formativi, che, oltre al core business, fotografa le ricadute sul territorio generate dall’attività di Ciac», spiega Alessio Boglino, direttore Area tecnologia, immobili e logistica nonché responsabile Qualità ed Accreditamento.

Dati e numeri, dicevamo, a partire dai 3.012 giovani coinvolti in attività di orientamento scolastico e professionale e 2.452 iscritti ai corsi di formazione 2018/19, che si accompagnano agli eccellenti i risultati del job placement per l’inserimento lavorativo, attestatosi al 79% (4 su 5). La percentuale degli allievi soddisfatti dei corsi di formazione continua permanente si attesta all’82%. E ancora, 223 disoccupati che hanno fruito dei servizi al lavoro e 1.289 imprese coinvolte nei servizi erogati di cui: 538 hanno collaborato nella gestione di stage e tirocini, 751 sono state coinvolte nei corsi di formazione aziendale. Per quanto riguarda il valore economico complessivo generato dall’agenzia nel corso dell’anno, risulta pari a 7 milioni 462 euro di cui il 97% utilizzato per coprire i costi.

Due i principali ambiti in cui si articola l’offerta formativa: settore industriale (metalmeccanico, elettromeccanico, elettronico, automazione) e settore terziario (servizi amministrativi e di informatica gestionale, servizi commerciali, grafici e multimediali nonché alla persona e ambientali). In termini di responsabilità e impatto ambientali dell’agenzia, da segnalare i lusinghieri dati relativi al risparmio energetico e idrico, l’utilizzo di carta riciclata, la sensibilizzazione su tematiche ambientali degli utenti e del personale. Capitolo importante è quello relativo agli stakeholder che Ciac identifica innanzitutto nelle persone che beneficiano dei servizi offerti e nelle figure professionali che lavorano con l’agenzia: allievi e corsisti, famiglie, aziende, sindacati, dipendenti e collaboratori, fornitori: «Tra i dati emersi - aggiunge Boglino - merita segnalare che, nell’anno oggetto dell’indagine, degli oltre 330 fornitori di docenza il 67% (2 su 3, ndr) circa è residente in Canavese».

Trione sottolinea come «Ciac ritiene fondamentale il rapporto con gli stakehoder con i quali intende sviluppare un “ecosistema formativo” basato su un apprendimento che tragga valore dall’interconnessione e dalla collaborazione tra soggetti diversi. Ciò è fondamentale per Ciac per ampliare l'offerta formativa e i servizi connessi al mercato del lavoro, nel rispetto dei fabbisogni emergenti sia di breve che di medio periodo». —

paola principe