Altri 590 casi e 11 decessi nel Veneziano
Crescono i ricoveri: 17 in più all’Angelo di Mestre in 24 ore. Superata quota mille, il numero delle vittime è di 1025
VENEZIA. Tra ricoveri, decessi e nuovi contagi, resta alta la pressione del Covid nel Veneziano. Nella sola giornata di ieri, sono stati 590 i casi registrati in tutta la provincia, in base all’ultimo bollettino regionale rilasciato da Azienda Zero. A cui si aggiungono altri 11 morti, con il numero complessivo dei decessi che continua la sua drammatica corsa oltre quota mille. Ora sono 1025.
I numeri dei nuovi contagiati sono in leggero calo rispetto ai 644 casi registrati a Santo Stefano, e ai 736 del giorno di Natale. Il numero dei casi attualmente positivi supera quota 12 mila (12.067 per la precisione) mentre il dato complessivo dei guariti si ferma a 23.653.
Per quanto riguarda i ricoveri, desta preoccupazione l’aumento di pazienti all’ospedale dell’Angelo. Nelle ultime 24 ore, i ricoveri in area non critica sono cresciuti di 17 unità (80 in totale). Piccolo incremento anche per le terapie intensive, i cui letti occupati ora sono 15 (+1).
Leggera crescita anche all’ospedale Civile di Venezia, che ad oggi ospita 54 ricoverati, a cui se ne aggiunge uno in terapia intensiva. Sempre nel territorio di competenza dell’azienda sanitaria Serenissima, nell’ultimo giorno all’ospedale di Mirano hanno richiesto cure due pazienti in più (stabili a sei quelli in condizioni critiche).
Il Covid hospital di Dolo si trova da un lato a dover far fronte a due ricoveri in più (il numero è salito a 127), dall’altra cala leggermente la pressione sulle terapie intensive che ad oggi ospitano 20 pazienti.
Numeri in calo a Chioggia, dove due pazienti sono usciti dal reparto dove erano ricoverati mentre restano stabili le terapie intensive (5). Situazione cristallizzata, per il momento, negli ospedali di Noale e a Villa Salus (rispettivamente con un ricovero e 75), mentre al San Marco di Mestre i pazienti che hanno bisogno di ossigeno e dell’assistenza medica sono 35.
Passando all’Usl 4, aumenta di un’unità il numero di pazienti a Jesolo la cui struttura oggi ne ospita 72 in condizioni non gravi, mentre le terapie intensive restano 12. Invariati i numeri anche a San Donà di Piave (1 ricovero, 1 paziente in intensiva) e a Portogruaro. Tra le strutture territoriali, questi i numeri attuali dei casi di contagio: 7 casi al Centro Nazareth, 16 all’ospedale di comunità di Noale, 4 all’ospedale di comunità Fatebenefratelli di Venezia, 2 all’ospedale di comunità S.Antonio Relaxxi, 5 al centro servizi residenziali Stella Marina di Jesolo.
Sono numeri che dimostrano come necessariamente l’attenzione debba restare ai massimi livelli. Nonostante l’arrivo delle prime dosi del vaccino sia un primo, tangibile segnale di speranza, a detta degli esperti la fine dell’incubo è ancora lontana. Dietro l’angolo restano ulteriori restrizioni anche nel mese di gennaio se l’Rt del Veneto non dovesse diminuire. In più, è alto il timore di eventuali crescite nei numeri dopo le festività natalizie.
Tanto nei contagi quanto, purtroppo, nel numero delle vittime. Negli ultimi due giorni, è stata superata la drammatica soglia dei mille decessi negli ultimi dieci mesi. Numeri dietro ai quali si nascondono vite spezzate e famiglie dilaniate dal dolore. —
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