Gli specialisti dell’ospedale di Mantova: rari gli effetti collaterali gravi del vaccino

L’allergologa Costantini: «La stima è di un caso ogni milione di dosi». L’infettivologo Casali: «Vaccino ben tollerato»

MANTOVA. «Gli effetti collaterali gravissimi del vaccino sono rarissimi. La stima è di 1.3 casi su un milione di dosi. Una persona allergica non corre più rischi di chi non lo è. Nel modulo che viene fatto firmare a chi si vaccina si chiede se ha avuto reazioni anafilattiche, che sono fenomeni molto gravi. Chi ha avuto orticaria o gonfiori o fenomeni di questo tipo non corre rischi».

A spiegarlo è stata l’allergologa dell’Asst di Mantova, Maria Teresa Costantini, che assieme al coordinatore del dipartimento di Malattie infettive, Salvatore Casali, ha affiancato il direttore generale Raffaello Stradoni nella consueta diretta sulla pagina dell’Asst di Facebook. Stradoni ha spiegato che l’adesione alla campagna del personale Asst è stata molto alta: 4.150 le dosi iniettate fino a oggi. «Le dosi che ci sono state assegnate in questa prima fase non basteranno per coprire la domanda, quindi abbiamo provveduto a chiederne altre» ha detto Stradoni.

Al momento della diretta non era ancora nota la morte del chirurgo avvenuta poco dopo la vaccinazione. Non è accertato che ci sia un rapporto di causa effetto tra somministrazione della dose e la scomparsa del medico. Costantini e Casali hanno spiegato come funziona il vaccino della Pfizer (e di Moderna) precisando che si tratta di una formula innovativa e che «è ben tollerato. Gli effetti gravi collaterali sono rarissimi». L’unica sostanza contenuta nel vaccino che può provocare reazioni allergiche è il glicole polietilenico, un eccipiente peraltro molto diffuso. Basta pensare che questo polimero lo si trova, ad esempio, negli unguenti ad uso farmaceutico e cosmetico. —