Il diktat dei balneari di Forte dei Marmi: soccorsi in mare solo con il giubbotto di salvataggio

FORTE DEI MARMI. L’ordinanza della capitaneria di porto che regola da sempre le attività sulla spiaggia dice chiaramente che «ai fini di una maggiore tutela degli assistenti bagnanti durante gli interventi di soccorso puo essere utilizzato dagli stessi un giubbotto individuale di salvataggio e una calotta di colore rosso vivo». La realtà delle cose indica, però, che finora i giubbotti di salvataggio non sono mai stati utilizzati massicciamente. Così per fare un importante passo in avanti nel mondo della prevenzione e della sicurezza, e aldilà dell’obbligatorietà o meno, da quest’anno, l’Upb Forte dei Marmi, l’associazione che organizza i cento stabilimenti balneari di Forte dei Marmi, ha voluto lanciare fin d’ora una campagna a pro dell’uso di questo strumento.

«Per quanto previsto dall’ordinanza dell’autorità marittima – spiega il presidente dell’Upb Martino Barberi – il giubbotto di salvataggio spesso non viene utilizzato, un po’per la rapidità con cui i nostri assistenti devono intervenire in acqua con il patino, e un po’perché non esiste questa abitudine. Da quest’anno, però, come consiglio direttivo dell’Upb, noi vogliamo invertire questa tendenza e insistere su questo aspetto. I nostri assistenti bagnanti sono un’eccellenza assoluta, e non lo diciamo soltanto noi, per la tutela della salute di coloro che fanno il bagno davanti ai nostri stabilimenti balneari, ed essendo tali, è anche giusto tutelarli nell’esercizio di questa loro preziosissima funzione. Nei mesi scorsi abbiamo raccolto parecchie sollecitazioni dai nostri soci e quindi come associazione di categoria da quest’anno abbiamo deciso di fornire ai bagnini un giubbotto di salvataggio, professionale, di ottima qualità e su misura, in modo che possa diventare uno strumento irrinunciabile nel momento in cui saranno costretti a scendere in mare per salvare la vita di qualcuno. Come già forniamo magliette, felpe, calzoncini e ogni altro vestiario di lavoro agli assistenti bagnanti degli stabilimenti balneari fortemarmini, nell’estate 2021 debutterà anche il giubbotto dell’Upb, assieme ad un invito pressante a farlo diventare il più prezioso degli strumenti di lavoro».

«Come si arriva a questa rinnovata sensibilità è presto detto – spiega un esperto come Gianluca Genovali, docente nazionale della società nazionale di salvamento – due anni fa a stagione ormai conclusa, proprio un bagnino del Forte dovette soccorrere due signore straniere che si erano avventurate in mare. Fu un salvataggio davvero drammatico per il mare grosso, tant’è che delle due turiste se n’è salvò soltanto una e in extremis, e quel bagnino rischiò a sua volta anche la propria incolumità per una situazione davvero al limite. Nacque di lì l’idea di testare un giubbotto di salvataggio che fornisse una spinta di galleggiamento di almeno 100 newton. E così è stato fatto con ottimi risultati, rivelandosi prezioso non solo per la tutela di chi lo indossa, ma anche per aiutare il bagnino a sostenere meglio un eventuale pericolante in acqua. Di qui so che l’Upb, sempre molto sensibile a queste innovazioni, ha pensato che fosse giunto il momento di far sì che il giubbotto sia disponibile per tutti. I tempi sono infatti maturi, a mio avviso, perché da facoltativo diventi finalmente obbligatorio». 
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