“Donne, uomini: naturali, fluidi”. Sono queste le note di sfilate che accompagnano la collezione Haute Couture primavera estate 2021 di Valentino. Quattro parole che esprimono il mood non solo dei capi creati dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli ma anche del beauty look androgino che li accompagna. 

I capelli sfiorano le anche e sono abbinati a tocchi oro glitterati (a volte, invece, è l’intero volto ad esserne ricoperto) sia sulle modelle che i modelli.

Andre' Lucat

“Abbiamo parlato di androginia e fluidità della bellezza”, ci spiega al telefono Guido Palau, hairstylist e contributing beauty editor per Vogue. “Il beauty look era simile sia per la donna che per l’uomo: per esempio, c’era un modello con capelli extra lunghi e c’era la sua versione femminile. Come c’era anche una ragazza con un taglio super corto con il suo corrispettivo maschile. Il concetto alla base era la fluidità dei capelli genderless”. Ispirandosi a quel genere di ragazze cool, nonchalant, dai capelli lunghi che, quando le vedi per strada, ti fanno girare la testa per guardarle, le acconciature non erano “referenziali” ma moderne, semplici e sofisticate. “Un look che racchiudeva in sé tante caratteristiche importanti per Pierpaolo”, racconta Palau. 

Si trattava di ottenere un risultato che fosse semplice, senza complicazioni inutili. A tale scopo, Palau ha utilizzato “extensions ultra lunghe” che ha applicato sui capelli delle modelle della sfilata di Valentino, includendo anche treccine per chi le aveva già naturalmente. Poi ha lavorato sulle punte, assottigliandole con un rasoio. “Volevo tanta leggerezza alle estremità. Come nei capelli di un bambino, hai presente? Sono piatti, svolazzanti e vaporosi”.

Andre' Lucat

Di norma, nelle sfilate, anche quei look che appaiono estremamente low-key nella realtà richiedono ore di preparazione. Eppure questo sembra realmente facile. “Sono semplicemente capelli puliti, appena lavati. Poi ho usato un phon di qualità, una spazzola e ho lisciato i capelli soprattutto nello strato superiore. Non ho utilizzato alcun prodotto, appena una piccola spruzzata di Elnett sulle punte per sistemare eventuali capelli crespi. Più erano semplici, meglio era”, afferma. Sullo sfondo di una cornice così sfarzosa e opulenta, la semplicità risultava essere di maggior impatto.

Andre' Lucat - AndreKina Photography

Per affiancare l’hair look di Palau all’insegna della naturalezza, la make-up artist Pat McGrath ha indorato i volti del cast, sia quelli delle modelle che dei modelli. Qui la citazione era il 2015 quando la “madre del make-up” lanciò il suo primo prodotto - Gold 001 (un ombretto color oro Re Mida, altamente pigmentato) nel giardino parigino delle Tuileries con enorme successo. Nel 2021, McGrath torna nuovamente all’oro, cospargendolo, in versione glitter, in alcuni casi sul viso intero, e in altri in forma attenuata e a C attorno agli occhi e alle tempie.

“Il make-up rappresenta un mix di minimalismo e atmosfere da Leigh Bowery in modalità Haute Couture!”, commenta McGrath. “La pelle è fresca e pulita con sopracciglia definite in maniera naturale. Poi c’è la decorazione gold che può estendersi su tutto il viso o limitarsi ad accenni discreti. E per finire tocchi metallizzati”.