Paderno piange Renzo Coceancigh, dirigente per decenni della squadra di calcio dell’Olimpia
foto da Quotidiani locali
UDINE. Paderno piange Renzo Coceancigh. Socio fondatore e anima della Pro loco, per decenni dirigente della squadra di calcio dell’Olimpia, Coceancigh era impegnato in quasi tutte le associazioni del quartiere. Difficile, se c’era da “lanciarsi” in qualche nuova iniziativa, che Coceancigh si tirasse indietro.
Anzi, nella maggior parte dei casi, era proprio lui a fare da “motore” pur restando sempre dietro le quinte. «Non serviva accenderlo, lui era sempre in moto e quando partiva era capace di trascinare tutti», ricorda la figlia Nadia.
A fermare l’entusiasmo contagioso di Renzo Coceancigh, che aveva 83 anni, è stato un problema ai polmoni che lo aveva costretto al ricovero da alcune settimane. Ma fino all’ultimo ha continuato a trasmettere energia agli altri.
Dopo aver fatto l’alpino come paracadutista, cosa di cui gli amici dicono fosse orgoglioso, aveva fatto il camionista e poi lavorato alle Ferrovie e in posta centrale, l’impiego ideale per lui che dopo la mattina passata in ufficio aveva i pomeriggi liberi per dedicarsi alle sue mille passioni. Prima fra tutte la squadra di calcio dell’Olimpia.
Nei decenni trascorsi come dirigente, Renzo Coceancigh ha fatto di tutto: si occupava della manutenzione dei campi, andava a prendere e portare i ragazzi con il pulmino e si dava da fare pure per recuperare sponsor perché a lui era difficile dire di no.
È stato anche autore di un libro di raccolta di immagini in occasione del 90° dell’Olimpia Paderno 1919-2009, società che ha visto crescere giocatori come Massimo Giacomini e Alessandro Orlando.
Oltre al calcio, Renzo Coceancigh era un appassionato di basket avendo seguito prima la figlia Nadia e poi la nipote Martina Rosignoli che oggi gioca in serie A con la squadra di San Martino di Lupari e della quale era il primo tifoso. Ma Coceancigh non era solo un tifoso (in televisione seguiva tutti gli sport), perché oltre a pedalare instancabilmente su e giù per Paderno in sella alla sua bicicletta, andava anche a sciare e camminare in montagna e in particolar modo a Padola.
Conosciuto anche ad Aquileia, paese d’origine della prima moglie Franca, mancata 30 anni fa, per il suo impegno nella Pro loco, Renzo Coceancigh si era poi sposato con Fanni con la quale ha condiviso fino all’ultimo tutte le sue passioni e “acquisito” altre due figlie e altrettanti nipoti ai quali era legatissimo. I funerali saranno lunedì alle 15.30 nella “sua” Paderno dove poi riposerà.