Gambe, caviglie e piedi gonfi: da cosa dipende e quali sono i rimedi
Ormai la nostra vita è come un pendolo che oscilla tra sedia e divano, su cui ci adagiamo appena staccato dallo smartworking e abbiamo un attimo per rilassarci a base di serie Tv. Il fatto è però che sempre più, specie con l’inoltrarsi della bella stagione, avvertiamo una sensazione fastidiosa agli arti inferiori: le nostre gambe, comprensive di caviglie e piedi, lungi dall’essere di marmo come quelle di Jennifer Lopez, sono anche di pietra, ma non senso fitness del termine. Facciamo fatica a camminare, le avvertiamo come pesanti più del solito, a volte tanto da dover indossare abiti larghi e non riuscire a infilarci determinate scarpe che risultano troppo strette. Quasi sempre questo gonfiore si averte la sera o succede con l’arrivo caldo, e la colpa è molto spesso della ritenzione idrica.
RITENZIONE IDRICA, NEMICO NUMERO 1
«La primavera è arrivata e con lei tutti i cambiamenti importanti di stagionalità. La natura ci accompagna nella sua ciclicità e insieme a lei dobbiamo impostare il nostro stile di vita. La ritenzione idrica che si manifesta esteriormente con gonfiori alle estremità, come gambe, caviglie, piedi, mani, è solo un segnale di uno scompenso dell’organismo che ci mette in allarme: questo è dovuto al ristagno e al mal funzionamento del linfatico, che ricordo non ha una propria pompa, a differenza del microcircolo che invece la possiede per il ritorno venoso. Le cause della ritenzione possono essere diverse: patologiche, farmacologiche, ormonali e legate allo stile di vita. A livello ormonale, soprattutto nella donna, nella ritenzione idrica entra in gioco l’estrogeno: più è scompensato rispetto al progesterone, con alti livelli nel sangue, più esprime una forte ritenzione idrica (infatti, ad esempio, chi assume la pillola anticoncezionale riscontra tipicamente forte ritenzione)», spiega il Dott. Andrea Righetti, farmacista e cosmetologo, naturopata esperto in crononutrizione e cronocosmesi.
COSA FARE: LA CORRETTA IDRATAZIONE
Che fare allora per rimediare a questo fastidio? «Sicuramente porta benefici rispettare l’organismo, nutrirlo correttamente e dissetarlo con grandi quantità di acqua al momento giusto, perché introdurre acqua nelle giuste quantità è importantissimo (ne occorre 1 litro ogni 25 kg di peso), fino però a un certo orario della giornata. Nella prima fase, dalle 6:00 alle 18:00, abbiamo necessità di energia derivante carboidrati (frutta, cereali integrali, pasta, pane) e abbondante acqua, visto che il sistema è aperto e possiamo eliminare e purificare l’organismo; di sera e di notte invece, dalle 18:00 alle 6:00, il nostro organismo va in fase di rigenerazione tessutale – con necessità di proteine (carne, pesce, legumi) e minerali basificanti contenuti in verdure bianche e verdi, – e l’acqua deve essere ingerita in quantità normali perché l’ormone vasopressina ne blocca l’eliminazione e può peggiorare l’edema periferico».
COSA FARE: LE GIUSTE ABITUDINI
Per migliorare lo stile di vita all’interno del nostro cronoritmo giornaliero, ecco il programma del Dott. Andrea Righetti: «Appena sveglie: doccia, utilizzando un bagnoschiuma che attivi la circolazione a base di sali marini, alghe, zenzero, vite rossa, mentolo e, due volte la settimana, uno scrub al sale; applicare una crema corpo con collagene marino, caffeina, creatina, estratto di the verde; fare colazione con carboidrati e proteine, due volte a settimana fare attività fisica cardio in mattinata per stimolare il microcircolo. Metà mattino: bere un litro di acqua fuori pasto (se la ritenzione è già presente aggiungere un drenaggio con una tisana a base di pilosella, betulla, tarassaco, centella, ananas) e assumere come spuntino un centrifugato di frutta e verdura, oppure mangiare un frutto».
«A pranzo assumere i giusti nutrienti ricchi in fibre, come cereali integrali, carne o pesce (evitare sale, insaccati e carni di maiale), tanta verdura cruda o cotto colorata e verde. Dopo il pasto 2 compresse di bromelina 300 mg per migliorare le funzioni digestive, microcircolo e drenaggio dei liquidi. A metà pomeriggio: spuntino con un frutto o centrifugato. La sera a cena mangiare proteine (carne bianca, pesce azzurro), carboidrati (una piccola parte contenuta nei legumi) e tanta fibra con verdura verde e bianca ( NO colorata). Prima di coricarsi regalarsi un bagno caldo con Sali di Epsom ed eucalipto in foglie che drenano liquidi e rilassano allo stesso tempo; assumere del magnesio, per migliorare il sonno e combattere la ritenzione idrica. Ricordandoci queste semplici regole ed eliminando tutte le scorie iatrogene, come alcol, fumo, sale, farina bianca, sicuramente vivremo sani e sgonfi, nel nostro cronoritmo naturale».
Utile, infine è anche un massaggio prima di dormire con una crema o un olio drenante. Occorre sedersi in posizione comoda e appoggiare i piedi su uno sgabello o su un tavolino non troppo alti. Iniziare il massaggio partendo dalle caviglie e arrivando fino alle cosce, facendo una piccola pressione con i polpastrelli. Per ottenere un buon risultato, cercare di prolungare il massaggio per almeno un quarto d’ora. Quando è ora di andare a dormire, non fa male, anzi, mettere in pratica il vecchio consiglio della nonna che suggerisce di dormire con le gambe leggermente sollevate: basta un piccolo cuscino per avvertire i benefici al risveglio.
Nella gallery i cosmetici e le tisane per iniziare da subito a sgonfiare gambe, caviglie e piedi. Anche da subito!