Vaccini, 10 centri attivi ai sindaci non bastano. Pressing per altri hub. I medici di famiglia: "Noi pronti a collaborare"
Ora sono operativi nelle città più grandi e nelle aree meno raggiungibili. I Comuni ne chiedono altri per accelerare la campagna ed evitare trasferte
PAVIA. il primario della Rianimazione di Pavia chiede più medici vaccinatori «per evitare la quarta ondata». Un tema cavalcato anche dai sindaci che puntano ad avere più centri vaccinali, evitando così spostamenti e disagi. E i medici di famiglia che hanno vaccinato gli over 80 spiegano: "Noi siamo pronti".
Attualmente Ats e Regione hanno autorizzato sette centri con 52 linee in tutto. Ogni giorno a regime si potranno erogare 5.200 dosi. A massimo regime significa dare la prima dose a tutti in 66 giorni, quindi mettendo in conto anche dei rallentamenti rispettare comunque il piano regionale che prevede almeno una prima dose a tutti entro luglio. La platea in provincia di Pavia è di 344mila persone. I centri vaccinali sono San Matteo, Maugeri, clinica Città di Pavia e Mondino a Pavia. A questi si aggiungerà il palaCampus di via Giulotto. Poi ci sono il Beato Matteo e il centro vaccinale al centro commerciale Ducale a Vigevano ed il centro all’Auser di via Cignoli a Voghera.
Ai sette centri vaccinali, a cui si accede prenotando attraverso il sistema di Poste, Ats ha autorizzato anche tre centri «per zone logisticamente disagiate». Si tratta del centro vaccinale alla “Casa dei servizi” di Varzi, al centro di cura Villa Esperia di Salice Terme e alla clinica Cittadella di Pieve del Cairo. In ogni caso con il sistema di prenotazione di Poste Italiane, che ha mandato in pensione quello precedente della società regionale Aria, non vengono più segnalati disagi gravi. Le prenotazioni avvengono in poco tempo, in base alla fascia d’età , e si può scegliere dove e quando vaccinarsi. Il sistema fornisce sempre luoghi piuttosto vicini. Niente più casi, come avvenuto per gli over 80 con Aria, di trasferte fuori provincia per ottenere le dosi contro il Covid.
Il concentramento nelle tre città principali della provincia di Pavia dei centri vaccinali però va incontro alle rivendicazioni territoriali dei sindaci. A partire dall’Oltrepo dove i sindaci (di colori politici diversi) di Casteggio, Broni e Stradella hanno chiesto di aver un centro vaccinale ciascuno. Nella palestra di piazza Italia a Broni, nell’area fieristica di Casteggio e al palasport di Stradella, in modo da poter vaccinare gli abitanti dei tre centri e delle vallate di riferimento, Versa, Scuropasso e Coppa: un bacino di almeno 40 Comuni e 30.000 abitanti, con la possibilità di immunizzare 1.000 persone al giorno in ogni struttura. Secondo i sindaci un modo anche per evitare esodi verso Voghera e Pavia.
C’è anche il caso di Mortara, in Lomellina. Per la campagna degli over 80 sono stati vaccinati 1.200 anziani alla Borsa Merci di piazza Trieste. A progettare (gratis) il centro con cinque linee vaccinali è stata la consigliera di minoranza e architetto Paola Savini. «C’è a Pieve del Cairo il centro vaccinale, potremmo avercelo anche noi. Era già pronto gratis» ha spiegato Savini. Anche la maggioranza leghista ha chiesto (invano) di mantenere il centro alla Borsa Merci. Mortara avrebbe potuto raccogliere almeno 30mila abitanti, la zona della Lomellina verso il Piemonte. «Abbiamo più volte parlato con i vertici della sanità provinciale e non solo della nostra disponibilità a proseguire con i vaccini a Mortara per alleggerire il lavoro di Vigevano, proprio per la nostra posizione strategica per raccogliere le popolazioni dei Comuni vicini - spiega il sindaco Marco Facchinotti -. Ma le disposizione purtroppo dicono altro. Speriamo che in un futuro non lontano si possa essere presi in considerazione. La struttura c’era già, le associazioni di Mortara hanno messo e avrebbero messo a disposizione il loro operato per il supporto logistico. La fondazione Cortellona avrebbe anche garantito il ritiro dei rifiuti speciali».
Anche la Bassa Pavese ha chiesto, senza successo, un hub vaccinale. Si puntava ad avere un punto vaccinale nell’ospedale di Belgioioso, un distaccamento del San Matteo di Pavia. A supportare la richiesta anche il sindacato pensionati della Cgil con l’obiettivo di concentrare i vaccini della Bassa a Belgioioso, senza raggiungere Pavia.—