Balzano torna in libreria e su Libraccio presenta “Quando tornerò” Dalla Romania all’Italia, quanto costa la ricerca di un futuro migliore
LA RECENSIONE
Le ragioni della dissoluzione di una famiglia, nucleo fondamentale per la crescita di fiducia e fraternità individuali, si palesano con lucidità e costernazione nel nuovo romanzo di Marco Balzano. Oggi, alle 18.30, lo scrittore presenta Quando tornerò (ed. Einaudi) in diretta Facebook sulla pagina di Libraccio. La voce narrante che rompe il ghiaccio dell’inverno romeno, costantemente in prima persona, è quella di Manuel, un tredicenne che frequenta le Medie di Rãdeni, frazione di contadini ai margini di Iasi. La partenza improvvisa della madre Moma per cercare fortuna in Italia gli fa crollare il mondo addosso. Manuel perde i punti di riferimento, credendo sempre meno nelle sue capacità e anticipando il suo conflitto adolescenziale con la realtà circostante. Ai capitoli dedicati a lui l’autore alterna i toni più scarni e rassegnati della mamma. È la nausea a tratteggiare la nuova vita milanese di Moma. La nausea dovuta agli odori dell’ottantenne a cui badare, tra pannoloni da cambiare e pasti biascicati, senza riuscire a instaurare con lui nemmeno un rapporto stabile a causa dell’Alzheimer. I tempi in cui Moma lavorava coi clienti stranieri dietro una scrivania sono talmente discordanti che ricordarli le fa solo male. Balzano s’immerge con empatia nella questione del badantato, sondandone le motivazioni in uno dei paesi d’origine e la ricaduta sociale che ha avuto sulle nostre comunità, ma che non è stata studiata con approccio pedagogico; anzi, le badanti che si riuniscono ancora nei giardini ferraresi di fronte all’ex Standa e che fanno ancora lo stesso nei parchi tra i viali alberati di Milano, vengono trattate con indifferenza e, talvolta, squadrate dall’alto in basso con disgusto, quasi fossero pària d’importazione. Dopo un breve sprazzo luminoso dovuto alle prime paghe girate ai familiari, i legami si sfilacciano. Il padre Filip ripiomba nell’abuso di alcolici finché non trova un incarico come camionista in Polonia e sparisce dalle loro giornate. Angelica, la maggiore, studia architettura in città, tentando di tenere il fratello sulla retta via. Ma un pomeriggio, a seguito della morte di nonno Mihai, Manuel esce di strada con il motorino truccato precipitando tra i campi gelati di mais. E finisce in coma. —
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