Ex gasometro ed ex piscina: Asm fa stimare i terreni, via alle vendite
Pavia, nel Pgt sull’area da 42mila metri quadri ai margini del centro storico previsti alloggi per 337 residenti
PAVIA. È iniziata la procedura che, in futuro, porterà al recupero delle aree dismesse dell’ex gasometro e dell’ex piscina di viale Resistenza, oltre a piazzale Europa. Un’area da 42.300 metri quadri sulla quale il Piano di governo del territorio prevede un massimo di 337 nuovi residenti.
La vendita dell’area verrà curata da Asm Pavia e, infatti, l’azienda di via Donegani ha incaricato il geometra Rinaldo Bignami di Melegnano di redigere una «perizia di stima volta all’individuazione del valore di mercato» delle aree. Un compito per il quale il professionista verrà compensato con 14.500 euro, Iva esclusa.
Gasometro e piscina non hanno la stessa proprietà. L’area sulla quale sorge il primo, infatti, appartiene ad Asm Pavia; il terreno che ospitava la piscina di viale Resistenza, invece, è del Comune. Proprio l’amministrazione comunale guidata da Fabrizio Fracassi ha, tuttavia, deciso che Asm si occupi della vendita di entrambi gli immobili «al fine di attuare un unicum, – si legge nel Documento unico di programmazione – un disegno unitario di rigenerazione urbana, anche in deroga al Pgt, che finalmente attui uno dei principali nodi critici della città di Pavia». Sui due terreni si è concentrato, almeno da un anno, l’interesse di imprenditori immobiliari che vengono da fuori città, anche se la loro identità, al momento, è riservata.
Il Piano di governo del territorio, tuttavia, detta norme precise all’interno della scheda che ricomprende i due ambiti. Intanto, su una superficie di 42.300 metri quadri, è consentita una superficie lorda pavimentabile di 25.295 metri quadrati. Per il caso si decida di realizzare degli appartamenti, nell’area più a Nord, all’incrocio tra viale Resistenza e viale Partigiani, sono previsti palazzi di altezza massima di nove piani fuori terra, mentre più a Sud si scende a quattro piani fuori terra. Tenendo comunque conto della fascia di rispetto dalle sponde del Ticino.
Sempre il Pgt prevede che gli eventuali costruttori dovranno assumere alcuni oneri, uno dei quali consiste nel recupero dell’area del Confluente, con la realizzazione di un piccolo attracco per i natanti turistici che solchino il Ticino.
Tutto questo, naturalmente, è il contenuto delle previsioni del Pgt, uno strumento di pianificazione territoriale che può sempre essere variato in Consiglio comunale. Sull’area più a Sud dell’ambito sorgono alcune complicazioni. In primis perché alcuni terreni appartengono alla Camera di commercio. In secondo luogo perché l’area è attualmente occupata dal campo nomadi e le famiglie Sinti, nel caso di un intervento di ristrutturazione, dovrebbero essere trasferite altrove.
Niente da fare, invece, per il parcheggio a raso che la precedente amministrazione aveva immaginato sul terreno dell’ex gasometro. Escluso anche il parcheggio multipiano auspicato nel Pgt. Le opere pubbliche sottrarrebbero i terreni alla possibilità di generare reddito per Comune e Asm. —