«La Rossini più forte del Covid prove online e a distanza»

I componenti della storica corale sono pronti a ripartire con i concerti Domenica il complesso giovanile “Diapasonica” ospite “di Modena nel cuore” 

Paola ducci

Tra la tante realtà del mondo dello spettacolo che anche in regime di pandemia non si sono mai davvero fermate, spicca una delle corali storiche d'Italia, la "Corale Rossini di Modena", i cui membri più giovani e rockeggianti, che fanno parte di uno dei quattro gruppi dell'associazione, denominati "Diapasonica", saranno tra i i primi coristi che domenica torneranno ad esibirsi dal vivo partecipando a “Modena nel cuore” l’evento benefico che avrà luogo presso l’Ippodromo Ghirlandina in occasione dello storico trofeo di trotto “Gran PremioTito Giovanardi”, trasmesso in diretta streaming sul nostro sito della Società Modenese Ippodromo Ghirlandina. Riguardo alla Corale Rossini, «l’unica realmente degna di un così illustre nome», aveva dichiarato Beniamino Gigli in uno dei concerti tenuti dal grande tenore nel nostro Teatro Comunale, forse non tutti sanno a Modena che correva l’anno 1887 quando un gruppo dissidente di giovani artisti che facevano parte del coro del Teatro Municipale (poi Comunale e ora Pavarotti -Freni), entrati in conflitto con gli “anziani” che riservavano a sé i “servizi” esterni, come matrimoni, sagre, cerimonie, inaugurazioni, ben retribuiti, aveva deciso di staccarsi e fondare un nuovo coro. Fatalità, proprio in quell’anno, le spoglie di Gioachino Rossini vennero traslate dal cimitero di Passy, sobborgo di Parigi, alla chiesa di Santa Croce in Firenze, dove tuttora riposano accanto a quelle di Ugo Foscolo e da lì nacque l’idea della scelta del nome del nume tutelare. «Nata come coro virile con forte vocazione alla lirica- racconta il presidente Romano Maletti – e divenuto poi un coro misto nel 1989, la Corale Rossini l’anno prossimo compirà ben 135 anni. E’ un grande onore per me essere il presidente di un’istituzione dove Mirella Freni ha tenuto il suo battesimo con il pubblico e dove, nella sezione dei tenori, hanno cantato Fernando e Luciano Pavarotti con i quali la Corale ha vinto importanti premi nazionali e internazionali. Ma è soprattutto con grande orgoglio, che posso dire che nemmeno il Covid è riuscito a fermarci. Abbiamo continuato a trovarci on line - sottolinea- e non appena è stato possibile, da gennaio, almeno una volta a settimana ci siamo ritrovati nella nostra sede, con tutte le misure di sicurezza del caso per non perdere l’allenamento delle nostre corde vocali ma soprattutto per la grande la voglia di stare insieme». Sede, quella di via Borri a Modena, invidiata per la sua bellezza e appositamente costruita per la Corale nonché fortemente voluta proprio dal presidente Maletti che si batté con forza e determinazione per la sua realizzazione. Essa è dotata di un grande auditorium e tre sale prova completamente insonorizzate dove anche gli altri cori possono cantare senza disturbarsi. Del resto il vero punto di forza di questa storica istituzione cittadina è stato proprio il sapersi sempre evolvere nel tempo, non temendo i cambiamenti, ma anzi facendo tesoro delle nuove tendenze musicali permettendo così anche alle nuove generazioni di partecipare alle attività del coro. «Nel 2004 – continua Maletti- per iniziativa della dott.ssa Anna Cioni, soprano del coro, e la Maestra Francesca Nascetti, è stata così fondata “ La giovane Rossini”, coro a voci bianche, che si è perfettamente inserito nell’ associazione mentre era il 2014 è stato accolto nel gruppo il coro gospel Serial Singers, già ospitato nella sede della Corale fin dalla sua fondazione. Infine non potevano mancare delle voci rock e nel 2017 per iniziativa di ex allievi de La Giovane Rossini si è costituito il complesso “Diapasonica” che dopo la pandemia sarà il primo a debuttare di nuovo dal vivo».

E per il futuro? «Tanti sono i progetti - conclude Pietro Adani - corista e memoria storica della Corale che negli anni ha fondato anche un giornalino che racconta le attività dell'associazione - una degli appuntamenti importanti che abbiamo in cantiere è il recupero del concerto che avremmo dovuto fare lo scorso anno presso Casa Verdi a Milano in occasione del centenario della morte di Verdi, con i 70 membri del gruppo tradizionale diretto dal maestro Luca Saltini con l'aiuto del maestro Lucio Carpani, ma poi se tutto ripartirà, ci sarà la ripresa dei concerti in città che in giro per l'Italia». —

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