Lido Estensi, c’è chi deve aspettare per i ristoranti nei Bagni

lido estensi. Il Comune è lo stesso e il litorale anche. Eppure ci potrebbero essere differenze importanti per quel che riguarda le riaperture tra uno stabilimento balneare e l’altro. Quale il punto? Le licenze di pubblico esercizio perché la “storia” dei Bagni non è uguale per tutti.

«A Estensi e Spina – spiega Luana Guietti, dirigente della cooperativa degli stabilimenti dei due Lidi –, gli stabilimenti balneari sono nati come imprese turistiche, mentre a Porto Garibaldi sono stati aperti prima i ristoranti i bar e quindi si è andati avanti negli anni anche con i servizi in spiaggia». Ecco quindi che anche chi in teoria è già pronto con la ristorazione, non potrebbe essere operativo dal 26 aprile ma dovrebbe per forza di cose aspettare il 15 di maggio, quando anche la spiaggia potrà riaprire. In realtà «abbiamo la possibilità in qualche modo di chiedere una sorta di “permesso”, di “deroga” e in questi giorni siamo quindi nel caos, sommersi dalle carte per cercare di arrivare in tempo anche questa volta. Sempre col fiato corto, ma almeno sappiamo che il Comune potrà dare una sorta di Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) perché i permessi naturalmente ci sono già tutti, è solo un cavillo che dobbiamo cercare di risolvere». L’emergenza Covid ha portato alla luce «tante piccole beghe che messe insieme formano matasse sempre più intricate».

le regole

Non solo. «L’estate 2021 sarà la seconda stagione balneare caratterizzata dalla pandemia eppure ancora non esistono protocolli ufficiali varati dal governo – va avanti Guietti –. Certamente è più facile fare alcune ipotesi sulle regole che dovremmo seguire, anche perché in linea di massima saranno quelle dello scorso anno».

Intanto questa mattina alle 10 si terrà l’incontro “Ripensare l’impresa balneare, una nuova fase di crescita”, webinar che Fiba-Confesercenti organizza insieme a rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e del comparto turistico nazionale e internazionale, per condividere esperienze e discutere di strategie e risorse da attuare al fine di avviare una crescita sostenibile del settore balneare italiano.

tutti pronti

«Siamo pronti, molto pronti – ci tiene a sottolineare la dirigente del Cesb Luana Guietti –. Abbiamo imparato, ancora di più, a dividere il capello in quattro, a non dare niente per scontato e soprattutto ormai sappiamo di essere anche molto bravi a disfare e ricostruire. Le difficoltà sono enormi, il nostro è un settore che vent’anni fa viaggia a vele spiegate e oggi trova scogli ovunque. Basti pensare che alla fine a Estensi e Spina nessuna compravendita di Bagni è andata a buon fine: si parte con grande entusiasmo, ma quando poi ci si rende conto di cosa sia realmente, si tira il freno». La percentuale di stabilimenti sul mercato supera il 20%, numeri che non si erano mai toccati prima. «Ecco perché mi sento di dire ai miei associati una sola cosa: siete davvero molto bravi. Forza, che la stagione abbia inizio».