Gli ospedali respirano: si valuta la ripresa della chirurgia non urgente Vaccini e Avis: si può donare tre giorni dopo. A maggio partono i lavori al Delta
Le prime mille dosi di Johnson&Johnson sono arrivate mercoledì, dopo il via libera da parte di Ema, e saranno destinate - come confermato ieri dalle indicazioni regionali - alla fascia di età degli over 60, al pari di AstraZeneca.Sarà una marcia in più per la campagna vaccinale, tenendo conto che questo tipo di siero, a differenza degli altri tre finora in dotazione, non necessita di richiamo. Il rifornimento più consistente riguarderà tuttavia Pfizer, con ulteriori 14mila dosi, così da imprimere un’accelerata al piano di immunizzazione: tra il 26 e il 28 aprile si faranno 2.700 somministrazioni al giorno nelle sedi fisse, a cui aggiungere le 50 per i pazienti in assistenza domiciliare e le 135 per i carcerati (270 in tutto da “smaltire” in due giorni). Il 28 aprile e il 1° maggio sarà la volta delle persone affette da sordità (72), mentre si conta di terminare tra fine maggio e inizio giugno le prime dosi per tutti gli over 60 (23.086 della fascia 65-69 e 24.906 quella 60-64) e poi procedere con i fragili e le altre fasce di età. A partire dal 29 aprile, se le scorte vaccinali saranno assicurate, si procederà a 3.300 inoculazioni al giorno.
Donatori di sangue
Intanto sono arrivate le indicazioni per i donatori di sangue in relazione al vaccino: se non ci sono state reazioni avverse si può donare il sangue tre giorni dopo la somministrazione, in caso contrario, anche con reazioni lievi, bisognerà attendere sette giorni.
Le scuole
I dati sull’andamento della pandemia descrivono tutti un allentamento della “morsa” del virus, anche se la ripresa dalla didattica in presenza ha portato inevitabilmente a un aumento dei contagi in ambito scolastico, pur attribuibili nella grandissima parte dei casi all’ “indotto” e non alla permanenza in classe : nella settimana dal 15 al 21 aprile ne sono stati rilevati 100 su 142 indagini epidemiologiche.
Il progressivo calo dei ricoveri (46 l’ultima settimana, contro gli 81 di due settimane fa) sta riconducendo gli ospedali a una graduale “normalizzazione”. Da ieri il S.Anna ha riconvertito ulteriori 22 posti Covid (quelli di Medicina 3), riducendo la dotazione del comparto Covid a 140 letti, rispetto ai 184 di metà aprile.
Sblocco chirurgia
Tutto porta, ha spiegato la direttrice generale dell’azienda ospedaliera, Paola Bardasi, a valutare a partire dalla prossima settimana la ripresa dell’attività chirurgica programmata che era stata sospesa da metà marzo. Segnali di minore pressione anche a Delta e a Cento, dove ci sono 113 letti occupati e 37 liberi, ma «anche in estate - ha detto la dg Asl Monica Calamai - i comparti Covid non saranno smantellati del tutto».
A rimanere delicata è la situazione nelle terapie intensive, con un tasso di occupazione regionale del 30%.Partiranno infine a metà maggio con durata di 2 mesi e mezzo e finanziati da ministero e regione, i lavori di riqualificazione al Delta, con la chiusura di medicina d’urgenza. —