Gigafactory di Scarmagno, pronto il piano. Ottanta imprese pronte a collaborare
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Il presidente della Regione Alberto Cirio incontra Lars Carlstrom: «Dobbiamo essere attrattivi per le imprese»
/ IVREA
Il business plan completato. Finanziatori interessati all’operazione anche se, al momento, nessun nome è stato fatto. E, in Canavese, un dossier messo insieme dalla Confindustria locale che raccoglie ottanta imprese (da produttive a servizi) pronte a collaborare con Italvolt per la gigafactory di Scarmagno. Sono le novità emerse ieri, nel corso della giornata dedicata al Canavese dal presidente della Regione Alberto Cirio. Alcune tappe della giornata canavesana di Cirio (organizzata dal consigliere della Lega Andrea Cane) hanno riguardato incontri con il mondo produttivo. La visita della delegazione regionale è poi proseguita al Canoa club, al teatro Giacosa per un incontro con gli amministratori dell’area omogenea dell’eporediese e a Bollengo, per inaugurare il centro vaccinale.
A Scarmagno, appena dietro ai cancelli su via Montalenghe dell’area industriale ex Olivetti, Cirio (accompagnato da Cane e dall’assessore alle attività produttive Andrea Tronzano) ha incontrato Lars Carlstrom, amministratore delegato di Italvolt, che ha annunciato la costruzione di una fabbrica di produzione e stoccaggio di batterie di ioni di litio per il mercato dell’auto elettrica. E lì, Carlstrom, ha confermato i tempi del suo progetto e annunciato di avere completato il piano, il business plan. Carlstrom ha confermato il rapporto con la divisione architettura di Pininfarina (era presente anche l’amministratore delegato Silvio Angori) per quanto riguarda la parte progettuale, il Politecnico di Torino, Tuv Sud e American Manganese per la certificazione e il riciclo dei catodi delle batterie agli ioni di litio per una produzione che rispetti l’ambiente in tutte le sue fasi. L’imprenditore svedese ha confermato la presentazione del piano per l’ottenimento delle autorizzazioni entro la fine dell’anno. Il Comune di Scarmagno (presente il sindaco Adriano Grassino) ha confermato che già il dialogo con la Regione è in corso per l’esame e l’analisi degli aspetti urbanistici.
Cirio ha chiarito il ruolo della Regione: «Dobbiamo essere attrattivi e accoglienti nei confronti delle imprese. Noi siamo per il lavoro e per le infrastrutture. Terzo valico e Tav sono infrastrutture importanti ed entrambe coinvolgono il Piemonte e servono alle imprese». Lo stesso Politecnico di Torino, ha ricordato il presidente, è un’eccellenza. L’impegno è quello di spendere gli ingenti fondi europei dei prossimi anni con iniziative mirate e in grado di portare risultati. «Non c’è solo il Recovery fund - ha detto Cirio - e noi guardiamo alla nuova programmazione europea che mette risorse importanti. E noi vogliamo mettere in piedi dei bandi e delle progettualità in grado di sostenere le imprese». Poco dopo, in Confindustria Canavese, Cirio e Tronzano hanno incontrato gli imprenditori. Italvolt rappresenta una delle tre “i” dei progetti di punta di sviluppo del Canavese (le altre sono (Icona e Ico valley) e Tronzano ha sottolineato la vivacità del territorio seppure in un momento reso molto complesso dalla pandemia. Allo stesso tempo, ha sottolineato il suo giro tra gli imprenditori per rendersi conto direttamente delle varie situazioni. «Ho girato finora 300 imprese - ha sottolineato - e ho visto realtà solide. La politica, però, deve prepararsi a favorire gli investimenti». Patrizia Paglia, presidente di Confindustria Canavese, ha consegnato a Carlstrom il dossier delle ottanta imprese pronte a collaborare con Italvolt. Paglia, fin dall’inizio, ha sempre ritenuto il progetto Italvolt un’occasione da non perdere per il territorio. E ieri ha ribadito il suo pensiero anche presentando concretamente una rete di imprese territoriale disponibili a fare la propria parte.
Sulla visita di Cirio di ieri c’è da registrare anche il documento inviato da Pd Alto Canavese che chiede al presidente attenzione per ospedali, strade, parco Gran Paradiso e aree Unesco (Belmonte e castello di Agliè). Il gruppo Pd di Ivrea, invece, non ha partecipato all’incontro al Giacosa: «Il sindaco Sertoli invita a partecipare all’incontro “a nome mio e del consigliere regionale Cane.” O si tratta di un incontro istituzionale oppure è un’iniziativa diversa. In entrambi i casi ci sembra una scorrettezza istituzionale». —