No-mask, doppia multa per Bonaldo. «Ma il sit-in a Vittorio lo faccio lo stesso»
Il promotore della manifestazione di Conegliano convocato in Questura per la notifica delle sanzioni. «Mi hanno fatto perdere tre ore». La decisione finale spetta al tavolo di coordinamento del prefetto
VITTORIO VENETO. «Mi hanno convocato in Questura a Treviso, facendomi perdere quasi tre ore di lavoro solo per notificarmi il verbale per non aver indossato la mascherina e il mantenimento del distanziamento. Robe da matti… Per domenica 2 maggio a Vittorio Veneto tutto regolare, in giornata esco con la locandina». Devis Bonaldo, organizzatore della manifestazione di domenica 18 aprile a Conegliano “In piazza per la libertà” che ha fatto discutere per la violazione delle norme Covid e fatto arrabbiare il prefetto, è stato convocato ieri mattina in Questura, dalla Digos.
Multe e ricorsi
Lo ha reso pubblico in un post. Si è presentato in Piazza delle Istituzioni con tanto di mascherina e con il suo avvocato, Helga Lopresti, del foro di Treviso, che lo ha accompagnato per ricevere i verbali. Gli sono state notificate due sanzioni amministrative (mancato uso mascherina e mancato distanziamento), che ha già annunciato non pagherà ma contro le quali farà ricorso. Il legale si occuperà della memoria difensiva.
Bonaldo ha risposto alle domande della polizia sulla manifestazione del 2 maggio, spiegando cosa intende fare e come intende organizzarla. «Mi hanno chiesto di far mettere le mascherine alle persone e di mantenere le distanze. Lo scriverò nella locandina, ma non posso obbligare nessuno a travisare il volto». L’organizzatore, dunque, dà per scontato che nessuna istituzione o ente potrà bloccare l’iniziativa. Anche il sindaco vittoriese Miatto ha già annunciato il “no”.
Verso il 2 maggio
«Le multe non ho alcuna intenzione di pagarle» spiega «intanto se non arriva la sanzione entro 90 giorni decade, se dovesse arrivare ricorrerò: ho amici che hanno locali aperti da mesi, hanno atteso ma non gli è arrivato nulla. Nessun sindaco delle nostre zone ha emanato ordinanze di emergenza, le sanzioni sono nulle, la gente le paga entro 5 giorni perché è ignorante e non sa, ho informato che si può fare ricorso. Inoltre i verbali dovrebbero essere notificati sul posto non in differita».
La Questura si è informata sul genere di manifestazione che Bonaldo organizzerà il 2 maggio. «Mi hanno chiesto cosa vogliamo fare: non ci saranno palchi nè impianti fissi, solo una macchina con microfoni e altoparlanti». L’organizzazione rivendica il diritto a manifestare. Mi è stato chiesto quanti saremo, suppongo meno della scorsa volta, dal momento che non c’è Szumski».
Non ci sarà Szumski
Nessun impedimento, secondo Bonaldo: «Noi abbiamo mandato il preavviso, la Questura notifica e basta, non mi devono dare alcun consenso perché non occupo il suolo pubblico e non ho chiesto nulla al sindaco, solo il prefetto può fare qualcosa, ma deve avere un valido motivo».
Bonaldo ripete di non essere “no vax”, ma per la libertà vaccinale e contro le «terapie geniche spacciate per vaccini: non vogliamo essere cavia per le aziende farmaceutiche. Non siamo negazionisti, quella è una parola che si usa per parlare dei campi di concentramento. Nessuno nega che ci sia il virus, noi dubitiamo della narrazione che se ne fa e che fa la stampa». Nei giorni scorsi il questore, ha bollato come «assolutamente inaccettabili» i comportamenti tenuti a Conegliano, facendo intendere che peseranno sula scelta di concedere o meno l’autorizzazione.
A dire l’ultima parola, in ogni caso, sarà un tavolo di coordinamento convocato dal prefetto, Maria Rosaria Laganà. —