Una targa per Carlo Simonazzi, commozione a San Bernardino
Inaugurazione dedicata al partigiano, alla presenza dei familiari e delle autorità. Elena Carletti: «Intitoleremo ad alcune donne partigiane le nuove piste ciclabili»
NOVELLARA. Domenica 25 apile è stata inaugurata la targa in memoria di Carlo Simonazzi, partigiano sanbernardinese della 77ª Brigata Sap trucidato dai nazisti contro le mura della rocca di Castelnovo Sotto il 24 aprile 1945. La targa è stata posata nel parco a fianco della chiesa di San Bernardino, di proprietà parrocchiale. Si è trattato di un’iniziativa civica promossa dal comitato “Tempi nuovi” di San Bernardino (presieduta da Mauro Consolini, Claudio Quagliata e Giuseppe Lasagni) per ricordare il martire sanbernardinese caduto in una delle ultime battaglie che ancora imperversavano nel reggiano tra orde di nazisti in ritirata e fascisti allo sbando da una parte, e comandi partigiani supportati dalle truppe alleate dall’altra, mentre stava compiendo un’azione partigiana mirata alla liberazione di alcuni partigiani catturati dalle brigate nere.
La cerimonia, semplice ma molto suggestiva, è iniziata con l’arrivo della colonna di auto delle autorità che, con l’altoparlante, diffondevano canti partigiani. Presenti alcuni cittadini novellaresi e un gruppo di ciclisti dell’associazione Fiab Novepedali che, come tutti gli anni, organizza un giro in bici tra cippi e pietre d’inciampo in territorio novellarese. Ad aprire i discorsi è stato Mauro Consolini, rappresentante del comitato organizzatore della cerimonia, che nell’illustrare l’opuscolo stampato per l’occasione (poi distribuito a tutti gli abitanti della frazione), ha ricordato le gesta di Simonazzi ed evidenziato la grande portata simbolica dell’iniziativa. A seguire, la sindaca Elena Carletti ha ringraziato tutta la comunità di San Bernardino per la posa della targa. «Quel 24 aprile del 1945 – ha detto il primo cittadino – qui accaddero fatti tragici. San Bernardino pagò un prezzo altissimo per la Liberazione. Noi non dimentichiamo questi protagonisti della Resistenza: abbiamo deciso di intitolare ad alcune donne partigiane le nuove piste ciclabili di Novellara, che verranno inaugurate nei prossimi mesi».
La sindaca ha anche disvelato la targa, scoprendola dalla bandiera italiana in cui era avvolta, mentre il rappresentante dell’Anpi novellarese, Mirco Marastoni, ha posato un mazzo di garofani rossi ai piedi del cippo. Alla cerimonia han preso parte anche i familiari di Simonazzi, visibilmente commossi, e il comandante dei carabinieri di Novellara Pasqualino Lufrano. Presente anche il parroco, don Giordano Goccini, arrivato in sella alla sua bicicletta da San Giovanni della Fossa, dove nella mattinata aveva officiato una funzione religiosa. «Centinaia di nostri fratelli sono morti, hanno preso in mano la storia e l’hanno cambiata pagando con la vita questa responsabilità civile. Da un passato di armi e guerre, ci hanno donato un futuro di vita nuova, di pace, di lavoro». Don Goccini ha poi rivolto una preghiera per Simonazzi e benedetto la targa a lui dedicata, «ringraziando anche chi, in silenzio, si prende cura di questo parco e lo valorizza, nell’attesa che arrivino i cantieri di opere importanti», ha aggiunto riferendosi ai lavori di ripristino della chiesa di San Bernardino, inagibile e chiusa al culto dal terremoto del 2012. A chiudere la cerimonia, un momento di raccoglimento con la tromba di Simone Copellini, che in solitaria ha intonato le note del “Silenzio”. —
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