Il 100 “speciale” di Chiara alla maturità: «Ora sogno di poter diventare cuoca»

NOALE. Il sogno di lavorare dietro ai fornelli o in un laboratorio di pasticceria. Ora il famoso pezzo di carta chiamato diploma parla chiaro: voto 100 centesimi. Praticamente una delle eccellenze appena uscite dall’istituto alberghiero “Maffioli” di Castelfranco Veneto, indirizzo cucina. Lei è Chiara Scudeletti, 19enne di Noale affetta da sindrome di Down, con una grande passione per lo studio. Si impegna, è precisa nel lavoro – ha già fatto degli stage – e ha molta manualità. «Sono felice da impazzire», dice Chiara, tutta contenta per aver portato a casa il massimo dei voti. La speranza c’era perché la carriera alle superiori è sempre stata brillante, ma poi serve l’esame finale per certificare il tutto.

«Non ce l’aspettavamo», dice raggiante papà Roberto, con la moglie Marialuisa Pesce e l’altra figlia Giorgia, «Siamo davvero tanto ma tanto contenti». Il papà racconta la storia scolastica della figlia. «È sempre andata bene», spiega, «Ha seguito un programma diverso rispetto ai suoi compagni di classe. Quest’anno, grazie all’insegnante di sostegno Viviana Callegari, Chiara ha frequentato le lezioni di cucina al sabato con la sua classe e pure al giovedì, unendosi alla classe terza. In quest’ultimo caso, le davamo una verdura che Chiara poi “traduceva” in un piatto. E da questi lavori è nata la tesina da discutere all’orale della maturità». Ma Chiara è riuscita a fare di più. Una di queste ricette è stata scritta in inglese e tedesco. Non solo con l’elenco degli ingredienti, ma pure con il procedimento. «E ai professori», continua papà Roberto, «è piaciuta parecchio. A mia figlia piacerebbe lavorare in cucina, ma anche in pasticceria: se la cava con i bigné e i cappuccini. Chiara è molto precisa nel lavoro, ovviamente ha ritmi diversi. Qualche giorno fa è stata vice cuoca a un’iniziativa all’Ostaria da Mariano di Mestre, “Saor in libertà”, organizzata in collaborazione con l’Associazione italiana persone Down di Venezia». I soldi raccolti durante la serata sono stati destinati al sostegno dei progetti di Aipd. Intanto domenica, spazio alla grigliata in famiglia per festeggiare il diploma e i 18 anni con un anno di ritardo, perché caduto durante le chiusure dello scorso anno. E indovinate un po’ chi ha cucinato.