CARPI. Dodici corse soppresse tra Modena e Carpi per la fascia pomeridiana e serale. Lo denuncia il comitato pendolari che ha cercato un accordo con Trenitalia e Tper per una soluzione alternativa.
In questa settimana vige il periodo di prova con il pullman sostitutivo al treno: se il numero di passeggeri verrà giudicato idoneo dall’azienda, si procederà nel mantenimento di quest’opzione.
«Lo scorso fine settimana abbiamo avuto contatti con Trenitalia Tper – spiega Angelo Frascarolo, presidente del comitato pendolari – Abbiamo ottenuto che ci mettano a disposizione autobus sostitutivi per le corse soppresse, almeno per una settimana. Sono 12 le corse soppresse, nella tratta tra Carpi e Modena, sei in un senso e sei nell’altro, al pomeriggio e alla sera. Rimane comunque confermata la Modena-Mantova, che effettua le fermate intermedie tranne in qualche fascia oraria al mattino presto o alla sera. La soppressione riguarda i treni che partono all’ora piena da Carpi per Modena e al minuto 34 d Modena per Carpi. Chi va a Mantova parte ai 07 e da Carpi verso Modena, invece, si parte al minuto 27. In seguito alle nostre proteste e a quelle di altri comitati, hanno avuto quest’apertura. Hanno messo a disposizione almeno gli autobus sostitutivi. La capienza che si punta a raggiungere non è stata detta, ma si pensa che, anche a causa del pericolo assembramento, siano sufficienti cinque o sei passeggeri».
Anche dopo la fase più acuta dell’emergenza legata alla pandemia, i pendolari si trovano a far fronte a vecchi problemi. «Nell’ultimo anno sono cresciuti i disagi legati alla linea – prosegue Frascarolo – I treni vanno abbastanza bene, rispetto a una volta. Pur non esistendo la perfezione danno buona continuità di servizio. Ciò che non va è, appunto, la linea: ci sono passaggi a livello, soprattutto, dove spesso si verificano guasti che producono ritardi».
Un mattinata di ordinari disservizi è stata quella di domenica. «Al mattino, a causa di un guasto tra Carpi e Modena, due treni hanno raggiunto la destinazione con 20 minuti di ritardo, un altro con un’ora e mezzo, un altro ancora dopo un’ora, poi mezz’ora. Altri due sono arrivati 13 e con 23 minuti dopo con la partenza in ritardo di qualche minuto aumentato durante il viaggio. Quella di domenica mattina è una situazione abbastanza consueta, non come anni fa quando i disservizi erano maggiori, ma ai dirigenti Tper ho segnalato il peggioramento della statistica e ho evidenziato che sarebbe il caso che prendessero in mano la situazione per fare azioni preventive e programmate perché non ci si può trovare di fronte sempre a questi problemi».
I problemi di pulizia non fanno, invece, registrare segnalazioni. «Non ci sono gli studenti ma nel periodo scolastico ci sono alcuni treni che sono davvero fitti – conclude Frascarolo – problema, ora, che si presenta nelle destinazioni turistiche, con la conseguenza che i convogli rimangono fermi perché gente vorrebbe salire ma la capienza è già al limite». —
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