Soliera, Arti Vive Festival, l'anno della rinascita e Bianconi dei Baustelle "tira la volata"
SOLIERA. Tra i ritorni di spettacoli e rassegne all’aperto più attesi c’è Arti Vive Festival, che si svolgerà a Soliera da giovedì a domenica. Quattro giorni all'insegna della musica live, teatro e performance.
È stato Matteo Gozzi, vice direttore della Fondazione Campori a illustrare il ricco programma, che vede in Francesco Bianconi, autore e frontman dei Baustelle, la band toscana che nell’ultimo decennio ha saputo rivoluzionare il cantautorato italiano, il nome di punta. Bianconi arriva ad Arti Vive Festival la sera di domenica per presentare dal vivo le canzoni del suo album solista “Forever”. Ad aprire il programma della 14esima edizione di Arti Vive Festival, la sera di giovedì, sarà invece un altro musicista toscano, Lucio Corsi. Senza dubbio una delle figure più interessanti del nuovo cantautorato italiano. In apertura, il live del misterioso Pablo America.
Venerdì lo spettacolo sospeso tra musica e disegno “Quando tutto diventò blu” di Alessandro Baronciani. Prima di diventare un live show, “Quando tutto diventò blu” è una graphic novel (pubblicata Bao Publishing), poi diventata un disco, uscito per La Tempesta, e infine uno spettacolo dal vivo, ideato dall’autore, curato insieme a Corrado Nuccini (Giardini di Mirò) ed eseguito dal vivo dal violoncellista Daniele Rossi, con le voci di Ilaria Formisano (Gomma), Sara Ammendolia (Her Skin), Maria Antonietta e Rachele Bastreghi. Lo spettacolo sarà arricchito inoltre dalla presenza di alcuni ospiti speciali.
La stessa sera di venerdì si esibiranno sul palco di Piazza Lusvardi anche i Sasso. Come da tradizione consolidata non mancheranno gli ospiti internazionali: sabato 10 luglio sul palco di Piazza Lusvardi saliranno infatti Jay-Jay Johanson e Dillon. Il primo, autore svedese, arriva in Italia per un atteso ritorno per presentare il suo ultimo album "King Kross", uscito a settembre del 2019. Anche il live di Dillon si preannuncia molto interessante: a dieci anni esatti dall'esordio discografico - "This Silence Kills" - l’artista di origine brasiliana e da tempo residente in Germania continua a dimostrare di essere un'artista in continua evoluzione, capace di fondere musicalità electro-dark a composizioni più pop e melodiche.
«Negli anni abbiamo conquistato la fiducia non solo dei solieresi ma di tante altre persone – ha sottolineato il sindaco Roberto Solomita presentando la rassegna – Soliera non è solo un luogo situato tra Modena e Carpi, ma è un paese che ha una sua vivacità culturale che ogni anno ospita realtà nazionali e internazionali indipendenti».
Oltre alla musica, spazio come sempre anche alla proposta teatrale con un palco dedicato nell’intima cornice di Piazza Sitti.
Si parte la sera di apertura, giovedì , con gli show di Luca Cupani e Giorgia Fumo, entrambi stand-up comedian mentre venerdì toccherà alla coppia di performer Andrea Menozzi e Ugo Sanchez Jr. Sabato sarà invece la volta del "Guido Catalano's Favoloso Vivo Tour", con il quale il poeta professionista vivente più favoloso della penisola torna dal vivo per fare la cosa che gli piace di più al mondo: abbattere la parete che in questi mesi ci ha tenuti lontani.
Domenica Piazza Sitti accoglierà infine Gaia Nanni con il suo “Gli ultimi saranno ultimi”, un autentico capolavoro tragicomico, figlio dei nostri tempi. Non solo spettacoli ma anche iniziative collaterali. Tra queste le sorprendenti incursioni “A tradimento”, interventi inopportuni, di materiale nuovo o di repertorio della stand up comedy a cura della residente compagnia Pensieri Acrobati. Durante le giornate di festival e per la settimana successiva sarà inoltre organizzata una particolare esposizione fotografica per le vie cittadine: “Respiro”, mostra collettiva di dieci artisti provenienti da tutta Italia: Durante i giorni di festival sarà inoltre visitabile la mostra "Arnaldo Pomodoro – (sur)face", allestita al piano nobile di Castello Campori. Gli spettacoli musicali sono tutti fruibili previa prevendita circuito vivaticket, gli spettacoli teatrali sono gratuiti su prenotazione.
Soddisfatto del programma Stefano Cenci, direttore artistico di Arti Vive Habitat, «il Festival è libero da influenze commerciali. In questi quattro giorni abbiamo provato a mettere insieme diversi generi musicali e teatrali, tutti all'insegna della bellezza», ha aggiunto.
Un ringraziamento infine da Simona Bezzi, direttore della Fondazione Campori, per tutti i giovani volontari, fondamentali, per la riuscita della manifestazione. —