"Ha ucciso la moglie a calci e pugni", il marito arrestato all'isola d'Elba due mesi dopo il delitto
È stato arrestato con l'accusa di aver ucciso la moglie due mesi fa. I carabinieri sono arrivati a casa dell'uomo su ordine della Procura di Livorno, che ha coordinato le indagini, e hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Livorno.
Il decesso della donna è avvenuto il primo maggio scorso a Portoferraio. Inizialmente era sembrata una tragica fatalità, un incidente domestico. La donna era stata trovata nel bagno di casa, sdraiata sul pavimento, con un ematoma all'occhio. L'uomo aveva raccontato che era caduta alzandosi dal letto e che lui l'aveva accompagnata in bagno per aiutarla dal momento che lamentava un forte dolore allo stomaco. L'uomo aveva riferito di averla quindi lasciata in bagno per tornare in camera e solo dopo tre ore, dopo aver dormito, l'aveva trovata in bagno priva di conoscenza.
Una versione dei fatti che non aveva convinto i militari.
La conferma dei sospetti è poi arrivata con l'autopsia che ha evidenziato come causa della morte della donna la rottura traumatica della milza.
A seguito dei risultati dell'autopsia il Nucleo investigativo di Livorno, diretto dalla Procura, ha svolto ulteriori indagini da cui è emerso "un quadro sconcertante". Almeno dal 2016 la donna era stata vittima di maltrattamenti da parte del marito. Quest’ultimo, si legge nel capo di imputazione, non solo la sottoponeva "a un regime di vita insostenibile e penoso" ma in più occasioni usava violenza nei suoi confronti.
Così in base alla ricostruizione dell'accusa l'uomo avrebbe colpito la moglie ripetutamente con calci, pugni e persino con un bastone la donna, provocandole la rottura della milza e, di conseguenza, il decesso.
L’uomo è stato portato in carcere.