Ferrara, tutti i guai di Naomo: diffamazione al runner inseguito e offeso in pieno lockdown
FERRARA. L’ultimo caso che vede coinvolto il vicesindaco Nicola Lodi non si riferisce solo al video pubblicato (vedi a fianco): spunta infatti dalle indagini giudiziarie della procura anche il caso del runner, inseguito e offeso durante il lockdown (dallo stesso vicesindaco) nell’aprile 2020 in pieno blocco covid in città, quando piazza e vie del centro erano completamente deserte.
Il runner, un ferrarese conosciuto da tanti, correva in tutta la città con il suo cagnolino al fianco (spesso lo faceva anche con la radio a palla) e il vicesindaco tentò prima di bloccarlo (davanti al Castello, come si vede da un video di Lodi), di invitarlo a desistere dalle uscite per la corsa (vi ricordate quando non si poteva correre per i rischio di contagio) e lo inseguì addirittura in macchina (anche qui un video in piazza municipale), fin a casa sua nei pressi della stazione. Qui il runner, presentò documentazione sanitaria che gli permetteva di svolgere attività fisica, la corsa, per motivi medici che non vennero presi in considerazione. Questa la premessa che ha portato dopo la pubblicazione dei video del vicesindaco Lodi, ad una campagna sui social di centinaia di persone con minacce, offese e tanto altro verso il runner che correva, per motivi di salute. E alla fine, il runner con il suo legale Pamela Palazzi ha denunciato tutto e tutti alla procura. Per diffamazione aggravata. Bene, dopo le prime indagini e accertamenti verso oltre 200 persone (i famosi leoni da stasera, con minacce anche di morte) la procura ne ha fatto una selezione, poiché la maggior parte potrebbe essere archiviata (per lieve entità del reato) ma oltre una ventina sarebbero ora sotto accusa. Tra questi appunto anche il vicesindaco Lodi.
L’avvocato che assiste il runner, attende gli sviluppi della vicenda, mentre in alcuni casi le indagini sono già chiuse («qualcuno ci ha contattato per chiederci di rimettere la querela, cosa che non faremo»), ma soprattutto, come informava il legale ieri pomeriggio, il runner venne anche multato per violazioni Covid, ha fatto ricorso contro, ma tutto è ancora pendente dalla Prefettura che si deve pronunciare. Questo dicevamo è solo uno degli ultimi casi che si vanno a sommare a “tutti i guai” del vicesindaco. Che ha nel corso dei primi anni di amministrazione, come vicesindaco e assessore alla sicurezza, inanellato casi giudiziari.
In primis lo sgombero del Campo nomadi: il Demolition day (o ruspa day) che lo vide alla guida di una ruspa, senza averne il patentino (vedi la foto sopra), gestire lo sgombero (con ammasso di rifiuti non autorizzati) e infine aver fatto volare un drone senza nessun permesso. E che dire del caso del Concertino viaggiante per il centro nel maggio 2020 (fine lockdown covid) senza i permessi (l’ipotesi) e infine i casi più noti quello del trenino, presunti ricatti alla consigliera Ferraresi (anche questo sulla via dell’archiviazione) e infine quello più recente del caso Cidas: intimidazione e ricatti, presunti anche in questo caso, sulla dirigenza della Cidas per allontanare un dipendente che aveva offeso Lodi, dicendogli «io con quell’idiota non mi faccio fotografare». Tutte indagini che ora sono verso la conclusione. –
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