Mantova, la polizia arresta i rapinatori dell’orologeria Cotifava
MANTOVA. La polizia ha arrestato i due rapinatori, pendolari del crimine sulla rotta Taranto-Mantova, che il 18 giugno avevano aggredito l’anziano titolare dell’orologeria Cotifava, in via Cavour, in pieno centro storico. Quattro giorni dopo, il basista aveva anche fatto un colpo alla farmacia di Motteggiana, per il quale era già stato arrestato.
Nel dettaglio, la mattina del 18 giugno, mentre uno dei due faceva da palo, il complice aveva sorpreso Angiolino Cotifava, 83 anni, alle spalle, bloccando con una forte pressione alla testa, per sfilargli il portafoglio. A soccorrere l’anziano, sotto shock e con abrasioni in diverse parti del corpo, era stato il nipote, arrivato alcuni minuti dopo la rapina. Entrambi avevano quindi denunciato il fatto in Questura.
Incaricati di effettuare indagini e accertamenti, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a dare un nome e un volto agli autori della rapina: così grazie alle informazioni raccolte in ambito confidenziale, alla dettagliata descrizione dei malviventi fornita dalla vittima, e alle immagini registrate dal sistema di video-sorveglianza interno ed esterno al negozio.
Si tratta di due tarantini abituati ad agire come pendolari del crimine, cambiando spesso complici: uno dei due arrestati risiede stabilimente nella provincia di Mantova, dove svolge il compito di basista. In pratica, dopo aver individuato gli obiettivi da colpire, faceva arrivare i complici dalla Puglia per il tempo strettamente necessario a portare a termine il colpo. Tale modus operandi è stato utilizzato anche per la rapina alla farmacia di Motteggiana dello scorso 22 giugno, per la quale il malvivente aveva voluto un complice diverso: acciuffato dai carabinieri, il basista è stato nuovamente arrestato dalla polizia.
Pluripregiudicato, 28 anni, Daniele Falanga e il complice scelto per il colpo all’orologeria, un 37enne con numerosi precedenti penali e l’obbligo di soggiorno nel comune di Taranto, sono stati quindi denunciati alla Procura di Mantova, che ha disposto per entrambi la custodia in carcere per i reati di rapina aggravata in concorso e lesioni personali.
Così, il 5 luglio, gli agenti della Squadra Mobile di piazza Sordello, in collaborazione con il colleghi di Taranto, hanno dato esecuzione ai provvedimenti: a Falanga l’ordinanza è stata notificata in carcere a Mantova, il complice è stato invece rintracciato e arrestato nella sua casa di Taranto.
Non solo: in considerazione della particolare gravità dell’episodio criminale e dei precedenti penali a carico dei due arrestati, il questore Paolo Saretori ha dato disposizioni alla divisione Anticrimine di avviare in via d’urgenza anche il procedimento per l’applicazione delle misure di prevenzione personali previste dal Codice delle leggi Antimafia.