Un milione per rimettere a nuovo il “cuore” di piazza Sant’Antonio
TRIESTE. Il budget per ridare decoro a piazza Sant’Antonio è salito a due milioni con la manovra estiva presentata alcuni giorni fa dalla giunta e prossima a essere sottoposta all’esame del Consiglio comunale. Si tratta forse dell’intervento più significativo tra quelli che riguardano i Lavori pubblici, perché consentirà il completamento della riqualificazione riguardante l’ultima piazza centrale ancora senza cosmesi.
La milionata aggiuntiva, in attesa di ratifica consiliare, sarà destinata alla parte che si estende in mezzo allo spazio urbano, ovvero quella dove si apre la vasca senza acqua e dove operano i banchetti del mercato alimentare e floreale. L’assessore Elisa Lodi, che sul punto agirà in stretto contatto col sindaco Dipiazza assai sensibile in tema di piazze (soprattutto in periodo elettorale), mette le mani avanti, avvertendo che il recupero sarà di «tipo conservativo», cioè senza cambiare l’attuale assetto dell’area. Non essendo ancora disponibile la risorsa, non è ancora avviato l’iter progettuale per questa seconda fase.
Ma una cosa è certa: quando, ormai nel prossimo anno (e con la prossima giunta), si procederà con il restyling della parte centrale della piazza, sarà necessario garantire preventivamente il nuovo parcheggio per i commercianti, che in piazza Sant’Antonio hanno una sistemazione provvisoria.
Ecco perché, d’intesa con la collega Lodi, l’assessore al Commercio Serena Tonel utilizzerà una posta di 100.000 euro per studiare la futura collocazione di verdure, frutta, fiori, formaggi, salumi: collocazione che, con ogni probabilità, coinvolgerà Ponterosso, tradizionale sito delle “venderigole”. «Porgeremo attenzione all’arredo urbano – spiega la Tonel – cercando soluzioni che trasformino il mercato in un momento attrattivo per i turisti».
Avanti invece con la prima fase della piazza, quella che concerne i cosiddetti “baffi”, ovvero le corsie laterali che saranno ripavimentate con i masegni. È ormai pronto il progetto esecutivo, quindi la Lodi conta che il cantiere, “armato” da 1 milione, possa decollare in autunno.