Isabel Russinova rock con i Boys tra Progressive e storia d’Italia
TRIESTE. L'amicizia, il ruolo genitoriale, le passioni che sconvolgono la vita e il culto della musica rock on the road. Si intitola “Boys” ed è l'opera che segna il ritorno al cinema dell'attrice triestina Isabel Russinova, film per la regia di Davide Ferrario e con un cast che annovera anche Neri Marcorè, Giorgio Tirabassi, Giovanni Storti, Marco Paolini, Zoe Tavarelli e Saba Anglana. La pellicola, girata a Torino, ha inaugurato la 67° edizione del Taormina Film Festival e da pochi giorni è distribuita nelle sale italiane.
Isabel Russinova qui si cala nei panni di Anita, la cantante di un complesso rock in auge negli anni '70, una band che trova il successo tra sperimentazione, coraggio e profumo di libertà. L'età e le disillusioni scompagineranno poi i piani dei componenti e le problematiche di ognuno imporrannoo altri spartiti di vita, sino allo scioglimento del gruppo. Insomma, finiscono i sogni e maturano nuovi bisogni. La vita riserverà tuttavia una sorta di sequel alla band, quando a distanza di anni un rapper deciderà di recuperare il repertorio del gruppo e di rivisitarlo in chiave moderna. Il complesso proverà così a riunirsi e a (ri)scoprire le passioni di un tempo, nutrendo ancora l'intensità dei legami e degli ideali scanditi dal rock.
La missione condurrà la band a rintracciare anche Anita, nel frattempo divenuta madre e artefice di una radicale scelta di vita: «È un film che trasmette un messaggio forte e deciso – sottolinea Isabel Russinova – e ci parla del senso di libertà e delle passioni che segnano la nostra vita e da cui è poi impossibile allontanarsi. Credo sia una pellicola non solo di qualità ma originale, in grado anche di raccontare uno spaccato dell'Italia ma in un modo diverso, evitando cioè gli stereotipi e ponendo inoltre l'accento sui valori eterni, come l'amicizia e il ruolo del genitore. Il regista Davide Ferrario ha mostrato sensibilità e cura anche nella confezione delle immagini, senza contare poi il particolare impatto della musica».
Già, la musica. Qui non è solo una colonna sonora, è il respiro costante e il cuore pulsante di “Boys” e a farlo battere ci pensa una vera icona del rock anni '70, quello che col Progressive consentiva all'Italia di affacciarsi sui palchi e i mercati d’oltreoceano. Sì, perché a firmare i brani del film è Mauro Pagani, storico polistrumentista della Premiata Forneria Marconi, musicista che ha collaborato con Fabrizio De Andrè, Massimo Ranieri, Ligabue, Arisa, Jovanotti e molti altri, già direttore artistico del Festival di Sanremo nel 2013 e 2014. Se Mauro Pagani ha recuperato vecchi nastri risalenti a quasi quarant'anni fa, Isabel Russinova ha invece riallacciato il contatto col cinema, che le mancava da qualche anno: «Ed è stato divertente – ha ribadito l'attrice – abbiamo tutti provato una certa libertà anche sul set, Davide Ferrario ha saputo anche ben amalgamare le diverse anime degli interpreti».
L'altra “anima” artistica di Isabel Russinova, quella di attrice teatrale, non resterà ai margini. L'artista triestina tornerà infatti a breve in tournée per “Eva degli Iris”, per la regia di Rodolfo Martinelli Carraresi, piéce dedicata a Eva Mameli Calvino, scienziata di fama mondiale, antesignana dell'ambientalismo, madre dello scrittore Italo Calvino.