Concerti, operette, cabaret e film: torna Karsiart a Duino Aurisina
DUINO AURISINA. Prenderà il via venerdì 16 luglio, per poi proseguire fino a dopo Ferragosto, la seconda edizione di Karsiart, il Festival della cultura e dello spettacolo promosso dal Comune di Duino Aurisina, che proporrà una ventina di appuntamenti, dislocati in vari punti del territorio. Venerdì 16, alle 19, alla casa “Kohisce” del Monte Ermada, la rassegna si aprirà con un appuntamento di grande prestigio, l“Histoire Du soldat”, di Igor Stravinsky. Il giorno dopo, nella piazza del Municipio, ad Aurisina Cave, alle 21, si terrà una rappresentazione del Teatro stabile sloveno intitolata “Come diventare sloveni in 50 minuti”.
Il programma prevede quindi serate tra cabaret, operetta, concerti vocali e strumentali, percorsi multimediali plurilingue, eventi in grotta e proiezioni cinematografiche.
Gran finale lunedì 16 agosto, con il concerto della Glasbena Matica sul campo sportivo del Sokol di Aurisina, alle 20.30, cui farà seguito, martedì 17 agosto, alle 21, in piazza San Rocco ad Aurisina, la proiezione del film “Camille Claudel”.
«Questa manifestazione – spiega Annalisa D’Errico, consigliere delegato per la Cultura – vuole legarsi idealmente alla festa del patrono di Aurisina, San Rocco, che inizierà subito dopo la conclusione di Karsiart». Gabriele Ribis, direttore artistico di Karsiart, evidenzia a sua volta come i contenuti siano «vari e puntano anche alla promozione e alla valorizzazione del territorio. Quest’anno al centro dell’attenzione abbiamo collocato la pietra, elemento caratterizzate dell’altipiano. Karsiart vuole essere anche il miglior strumento per contribuire ad annullare i confini».
Il sindaco di Duino Aurisina Daniela Pallotta precisa infine che «questo è un Festival che unisce, arricchisce e presenta al meglio il nostro territorio».
Karsiart è sostenuto dalla Regione. Partner sono anche l’Associazione culturale Piccolo opera Festival, il Coro di Sott’Hermada, la Glasbena matica, l’Associazione teatrale L’Armonia, le città di Buie e San Daniele del Carso, il Sokol e l’Accademia per l’opera di Verona