Torturata con un coltello sul volto e poi uccisa: in due affronteranno il processo
PORDENONE. Affronteranno il processo in aula di fronte ai giudici della Corte d’Assise di Udine con l’accusa di omicidio e rapina: Wail Boulaied, 23 anni, e l’amico Mohammed Rabih, 22 anni, sono stati rinviati a giudizio per la morte di Marcella Boraso, 59 anni, uccisa in casa a Portogruaro.
Martedì 6 luglio si è tenuta l’udienza preliminare in tribunale a Pordenone che chiude un capitolo, quello delle indagini, durante le quali ci sono stati diversi colpi di scena.
Gli investigatori hanno ricostruito che quel giorno, il 21 luglio dello scorso anno, in casa della donna erano in due. Marcella, nativa di Padova e che ha vissuto anche a Udine, era stata prima seviziata con il coltello sul volto, poi uccisa con il martello in bagno.
Per il delitto era stato fermato nell’immediato il vicino di casa della donna, Boulaied. Per mesi si era dichiarato innocente, poi nel corso di tre interrogatori ha confessato.
Poche ore dopo era finito in manette anche colui che viene ritenuto dagli inquirenti il complice, Rabih.
Una versione, quella di Boulaied, confermata anche dalla perizia che la Procura di Pordenone ha affidato all’ex comandante dei Ris di Parma Luciano Garofano, uno dei massimi esperti nell’analisi della scena del crimine.