Friulano rimpatriato dall’Iraq ricoverato in Terapia intensiva
UDINE. Il reparto di Terapia intensiva di Udine, riservato ai malati Covid, è stato riaperto dopo settimane di chiusura. Non parliamo, tuttavia, del ricovero di una persona che si è infettata in Friuli Venezia Giulia, bensì – in sintesi – di un paziente d’importazione. Di un friulano, in altre parole, dipendente di un’azienda italiana con interessi anche in Iraq che ha contratto il virus proprio all’estero.
«Abbiamo dovuto riaprire la Terapia intensiva dell’ospedale di Udine – conferma l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi – a causa di un caso di positività al Covid.
Al Santa Maria della Misericordia è stato infatti ricoverato un uomo residente in Friuli Venezia Giulia, classe 1961, risultato positivo al virus in Medio Oriente e che versa in gravi condizioni. L’uomo, che lavora per un’azienda italiana in Medio Oriente, è risultato positivo al tampone il 20 giugno scorso ed è stato ricoverato nel Paese estero.
Successivamente, però, si è reso poi necessario un rimpatrio con volo sanitario e il conseguente ricovero nella Terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Il percorso di rientro e di ricovero è avvenuto in totale sicurezza rispettando ogni precauzione prevista».
Per quanto riguarda i dati di giornata, andando oltre, questi dicono che su 855 tamponi molecolari sono stati rilevati soltanto due nuovi contagi con una percentuale di positività dello 0,23%. Sono inoltre 368 i test rapidi antigenici eseguiti, dai quali non sono stati rilevati casi. Complessivamente, pertanto, parliamo di un tasso medio di positività dello 0,16%
Non si sono, inoltre, registrati decessi in regione, e, come riferito, le Terapie intensive registrano un caso. I pazienti ricoverati in altri reparti restano, invece, sempre sei. I decessi da inizio pandemia complessivamente ammontano a 3 mila 789, con la seguente suddivisione territoriale: 813 a Trieste, 2.012 a Udine, 671 a Pordenone e 293 a Gorizia. I totalmente guariti sono 103 mila 9, i clinicamente guariti 15 mentre quelli in isolamento scendono a 179.
Dall’inizio dell’emergenza coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 106 mila 998 persone con la seguente suddivisione territoriale: 21 mila 149 a Trieste, 50 mila 344 a Udine, 21 mila 71 a Pordenone, 13 mila 49 a Gorizia e mille 385 da fuori regione. Infine non vi sono positività tra gli ospiti e gli operatori delle strutture residenziali per anziani, così come non si registrano casi all’interno del Sistema sanitario regionale.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, infine, grazie alle somministrazioni effettuate domenica il totale in Friuli Venezia Giulia dallo scorso 27 dicembre è salito, tra prime e seconde dosi, a 1 milione 97 mila pari a oltre il 90% delle fiale consegnate dalle aziende farmaceutiche.
Da lunedì, quindi, in regione per incentivare le prenotazioni anche a 60enni e 70enni verranno somministrati vaccini a mRna, quindi Pfizer oppure Moderna, aprendo anche alla possibilità di profilassi eterologa, quindi con un farmaco per il richiamo diverso da quello utilizzato in prima dose, previo benestare del medico che effettua l’anamnesi.