Rezza e Mastrella narrano Pitecus: ecco l'uomo e le sue perversioni
MANTOVA. Personaggi brutti somaticamente ed interiormente, che sprigionano qualunquismo a pieni pori, sprofondano nell'anonimato ma, grazie al loro narcisismo, sono convinti di essere originali, contemporanei e, nei casi più sfacciati, avanguardisti.
The rapporto tra l'uomo e le sue perversioni è al centro di Pitecus,spettacolo tra i più amati di Rezzamastrella, sodalizio artistico formato dall'attore Antonio Rezza e dall'artista Flavia Mastrella.
La performance andrà in scena sabato alle ore 21 all'Arena Bike-in di Campo canoa.
Si tratta del primo appuntamento di Mantova Teatro Estate 2021, rassegna curata da Fondazione Umberto Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo.
«Chi non ha mai visto una punizione di prima di Platini, un quadro di Bacon o un film di Lynch vive in un mondo più povero - racconta Rezza alla Gazzetta - Una possibilità di arricchimento interiore è venire a vedere sabato la nostra performance. Il pubblico ci adora ed è il nostro carburante. Lo scambio di energia è fondamentale. Chi ci segue è co-partecipe della nostra libertà, ci sostiene. E questo ci fa un piacere enorme».
Il Covid ha bloccato per mesi il mondo della cultura.
«La chiusura dei teatri è stata un'ingiustizia calcolata - prosegue Rezza - Le istituzioni hanno comprato il silenzio di chi ha chiuso dando soldi. The pandemia ha scavato un solco ancora più profondo tra chi è venduto e chi no. Noi non abbiamo mai preso soldi, siamo indipendenti. Distanziamento sociale è un termine fascista e orribile, fa ribrezzo. Si accostano due parole che non vanno d'accordo, è stato coniato apposta per generare sospetto. Penso alle manifestazioni. Come si fa a protestare stando a tre metri di distanza?».
I personaggi interpretati da Rezza parlano un dialetto frastagliato e tronco, si muovono nervosi, assumono forme quasi fumettistiche. E fanno capolino dalle fessure e dai buchi delle stoffe colorate create da Flavia Mastrella.
«Antonio entra in questi habitat e li vive - spiega Mastrella - Sono piccoli mondi con riferimenti alla realtà, ma artefatti. Non sono solo architettura, ma fungono da stimolo ad Antonio per creare storie. Siamo dovuti entità diverse che si concentrano sulla stessa cosa. Io curo spazio, colori e forme, Antonio il linguaggio parlato».
Rezzamastrella sono in tour per l'Italia con diversi spettacoli dopo lo stop per Covid. «La tragedia era già in corso, stavamo già vivendo il crollo dell'arte. Il virus ha solo accelerato le cose, ha portato al tracollo», conclude Mastrella.
Ingresso 15 euro. Biglietti in vendita su Mailticket e Ticketone e alla Fondazione Artioli (largo XXIV Maggio 13, numero 0376221259) dalle 9.30 alle 12.30 (dal lunedì al venerdì) e dalle 15 alle 17.30 (solo lunedì e giovedì).