Udine, esplode la gioia dei tifosi: cori, clacson e tricolori per l’Italia in finale
foto da Quotidiani locali
UDINE. Il tricolore che sventola. L’esultanza che unisce, i cori e una sola unica frase che riecheggia nell’aria: «Si vola in finale».
I tifosi hanno riempito i locali del centro trovando in piazza Primo Maggio il loro punto di ritrovo per guardare la partita degli Europei contro la Spagna nel maxi schermo del chiosco Love Food Street.
Seduti sul prato in centinaia hanno sostenuto per tutta la sera gli azzurri in campo. Sciarpe, bandiere, cappellini, magliette. Nulla è mancato.
«Ci crediamo», dicono alla fine del primo tempo alcuni tifosi in piazza San Giacomo quando il risultato è ancora sullo zero a zero.
Si commenta la partita, in attesa della ripresa. Rudy, seduto a un tavolino della Speziaria Pei Sani in via Poscolle, è più critico: «Stiamo soffrendo il possesso palla della Spagna, bisogna cambiare qualcosa. In attesa che si sblocchi il risultato ora ordiniamo un altro buon calice di vino».
Dedicata proprio alla partita, martedì 6 c’è stata una versione speciale di “Udine sotto le stelle”.
Il Comune ha deciso di chiudere al traffico dalle 18 borgo Poscolle, borgo Aquileia e Largo dei Pecile per dare agli esercenti la possibilità di installare in strada tv e tavolini tutti puntualmente riempiti.
Una scelta, questa, che non è piaciuta a Confcommercio Federmoda. Il vicepresidente provinciale di Udine Rodolfo Totolo e il consigliere del gruppo Gianni Lerussi si sono detti sconcertati.
«Nella prima settimana dei saldi così sono stati favoriti pochi esercizi pubblici, sfavorendo nel contempo la cittadinanza e la grandissima parte degli esercizi commerciali».
«È un modo di operare che determina un trattamento diversificato tra le imprese – proseguono Totolo e Lerussi – e non tiene conto degli sforzi di tanti operatori per recuperare le perdite di un periodo mai così difficile».
Anche il mandamento di Confcommercio Udine, con il presidente Giuseppe Pavan, si unisce alla protesta: «Sarebbe bastato prevedere in quelle vie la chiusura alle 19.30, contestualmente a quella dei negozi, e non ci sarebbero stati problemi».
Si torna in campo a Wembley. Si soffre fino all’”esplosione” per il goal di Federico Chiesa. L’adrenalina che si scioglie in gioia, la tensione che si tramuta in esultanza. Poi il pareggio della Spagna gela tutti.
Si soffre ancora ai supplementari, insieme davanti agli schermi. Ecco i rigori. A ogni palla in rete un boato. L’Italia è in finale. Non resta che festeggiare.