La morte di Raffaella Carrà, le Majorettes di Prata erano in scena nel ’95 alla prima di “Carramba”
PRATA DI PORDENONE. Le Majorettes di Prata alla prima di Carramba nel 1995. Si sono riviste lunedì 5, quando la tv nazionale ha scelto di dedicare il giusto tributo a Raffaella Carrà cambiando la programmazione e trasmettendo in prima serata su Rai Uno la prima puntata di uno dei suoi più noti show Carramba! Che sorpresa, andata in onda il 21 dicembre 1995.
A pochi secondi dall’inizio del programma a Prata cominciano a impazzare telefonate e messaggini tra i cittadini: «Cambia canale, metti su Rai Uno». La comunità pratese si è trovata a rivivere una emozione grandissima: quella sera infatti ad aprire e chiudere lo show erano stati la Banda musicale e le Majorettes di Prata.
A distanza di 26 anni nessuno dei partecipanti ha dimenticato le emozioni di quell’esperienza. La presidente del gruppo Majorettes Irma Martin lo ricorda come fosse ieri. «Un’emozione indescrivibile», commenta Martin, «Rivedersi all’improvviso lunedì sera in televisione inaspettatamente – anche se per un’occasione molto triste – è stata una forte emozione per tutti quanti noi che abbiamo partecipato a quell’avventura».
Il prossimo anno le Majorettes compiranno 50 anni e la Banda addirittura 70 anni ma l’esperienza vissuta negli studi Rai resta una delle esperienze più intense vissute.
«Raffaella Carrà in realtà l’abbiamo vista solo durante il programma», precisa la presidente Martin, «Ricordo che direttamente con lei abbiamo avuto solo un momento finale, al termine del programma, in cui ci ha ringraziate per la presenza. A seguirci personalmente era stato invece Sergio Japino che ci aveva dedicato mezza giornata per definire le coreografie. Era stato molto cortese e disponibile: di lui abbiamo un ricordo di una bella persona».
La Banda e le Majorettes pratesi erano state segnalate alla Rai dall’Associazione nazionale delle bande italiane musicali autonome, cui i due gruppi sono iscritti. «All’epoca eravamo uno dei gruppi folkloristici più numerosi in Italia e l’Anbima ci segnalò alla Rai», racconta Martin, «Partimmo con due pullman da Prata con una trentina di musicisti della banda e una trentina di majorettes tre giorni prima della diretta del programma.
Non sapevamo a cosa andavamo incontro perché non ci avevano dato musiche o altre indicazioni. Arrivati ci hanno dato le musiche sulle quali avremmo dovuto ideare le nostre coreografie».
Osserva con l’emozione intatta la presidente: «Abbiamo costruito le coreografie in una serata con l’aiuto della nostra insegnante dell’epoca Michela Momesso che ci aveva raggiunto da Pordenone». —