Maturità 2020-21, a Ivrea 141 centisti e nessun respinto
IVREA. Maggior abnegazione quotidiana allo studio, organizzazione e programmazione del tempo ed ulteriore acquisizione di un metodo di studio utile per il percorso universitario, sono questi gli aspetti che hanno contraddistinto gli studenti canavesani in questa maturità.
Un eccellente risultato conseguito dai maturandi degli istituti eporediesi con i numeri che rafforzano ulteriormente questa tesi 873 a Ivrea non ci sono respinti, 93 hanno invece completato questo percorso di studi con giudizio finale di 100, mentre altri 48 hanno ottenuto anche la lode. A Ivrea, nello specifico sono 141 i centisti, di cui ben 48 sono stati “lodati”.
AL BOTTA 56 VOTAZIONI MASSIME, AL GRAMSCI 22 LODI
Tra gli istituti canavesani che maggiormente hanno elargito votazioni di 100 e 100 con lode spiccano i licei eporediesi Carlo Botta ed Antonio Gramsci: il primo eccelle per numero di maturandi usciti con 100/100, ben 45 (che sommandosi alle 11 lodi raggiungono il numero di 56), mentre al Gramsci si registra il numero più alto di diplomati con la lode: 22 (che con i 18 100, diventano 40).
Un cento con lode all’Iis Giovanni Cena, a fronte di undici votazione massime, mentre è più equilibrato il bilancio tra i cento con e senza lode degli studenti frequentanti invece l’Iis Olivetti al Colle Bellavista ad Ivrea, sia per quanto riguardano i corsi diurni, che per il serale: 15-13 a favore di coloro che hanno conseguito il voto finale di 100/100 rispetto a quelli che hanno ottenuto anche la lode per quanto riguarda il diurno. Discorso invertito invece per quanto riguarda il serale, con due diplomati senza lode e tre con la lode.
Botta e Gramsci erano anche i due istituti scolastici con il numero più alto di maturandi: 242 il Botta e 239 il Gramsci, a seguire l’Iis Camillo Olivetti diurno con 211 studenti ammessi alla maturità, il Cena a quota 155, il Martinetti di Caluso 149 e l’Olivetti serale invece si è fermato a 26 diplomandi.
MONGIANO: “OTTIMI RISULTATI”
Soddisfatta del risultato conseguito dai suoi studenti, la dirigente scolastica del Botta, Lucia Mongiano spiega: «Gli studenti hanno svolto l’esame con molta serietà e nel massimo rispetto delle regole anti Covid-19, impartite dal protocollo del liceo. La prova novità voluta dal Ministero sulle discipline caratterizzanti gli indirizzi, ha permesso agli studenti di mettere in luce la propria preparazione dal punto di vista delle conoscenze e di valutare le capacità personali, nonché, ovviamente, le competenze acquisite come traguardo finale di indirizzo di studi – spiega Mongiano -. I risultati sono per la stragrande maggioranza molto buoni e sono dovuti, a mio avviso, a due fattori: in primis l’impegno formativo che contraddistingue docenti e studenti, ma, fattore non secondario, una scheda di valutazione dell’orale finalmente ministeriale, che consente un’attribuzione di voto uguale per tutta la Penisola».
BOLLETTINO: “MEGLIO UNA PLURALITA’ DI PROVE”
Anche il preside del Gramsci, Marco Bollettino racconta la maturità: «Sono molto contento dei risultati conseguiti da tutti i nostri maturandi – racconta Bollettino -. Tra coloro che hanno ottenuto il massimo dei voti (100 e 100 con lode) sono stati davvero tanti, facendo un rapido calcolo, rispetto a solo qualche anno fa, sono triplicati. Questi due ultimi anni, vissuti in modo del tutto particolare per tutti, deve far riflettere per il futuro esame di Stato. Resta il fatto però che la pluralità di prove dà una visione migliore dell’esame stesso e del voto conseguito – prosegue Bollettino – rispetto ad una sola prova in cui lo studente chiamato a sostenere la prova non ha la possibilità di rimediare ad un possibile errore. Detto questo auguro a tutti i maturati di proseguire con entusiasmo il loro percorso di studio universitario, togliendosi le soddisfazioni che giustamente meritano sia a scuola che nella loro vita quotidiana».
BRUNO: “FORMULA POCO SODDISFACENTE”
Il preside del Cena Enrico Bruno commenta i risultati: «Quest’anno ho svolto la doppia funzione di preside d’istituto, ma anche di presidente di commissione giudicante ed a dire il vero questa formula scelta dal Ministero non mi soddisfa – afferma Bruno -. Sarebbe fantastico poter tornare alla normalità già a partire dal prossimo anno scolastico 2021/2022: con questa soluzione la valutazione di un collega è molto vaga, visto che si tratta di un colloquio che dura non più di un’ora, è molto difficile andare nello specifico nelle domande poste agli studenti, soprattutto nelle materie fondamentali a secondo dell’istituto. Riguardo i diplomati, non posso che far loro i complimenti per il proseguo scolastico».
BONGIANINO: “TROPPO PESO A PROVE D’ESAME”
La dirigente scolastica dell’Iis (sezione diurna) Alessandra Bongianino invece spiega: «L’esame è sicuramente un momento importante per i ragazzi – spiega Bongianino – ma a mio parere il peso assegnato alle prove d’esame, così come strutturato, è eccessivo». La responsabile del serale, Alessandra Barbiera invece racconta: «Tutti i ragazzi che hanno seguito sia i corsi di meccanica, che quelli di informatica durante l’anno, hanno affrontato la maturità con grande serietà e dato il massimo per conseguire il diploma – afferma Barbiera -. Complimenti a tutti sia per come hanno affrontato sia l’anno scolastico 2020-2021, frequentando l’istituto di sera dopo le 18.30 e fino anche alle 22.30, magari dopo un’intensa giornata di lavoro, che la maturità con questa formula, che prevedeva soltanto un colloquio orale. Grande impegno e voglia di conseguire la maturità con un buon voto sono stati i due aspetti più importanti a cui gli studenti, sia quelli più giovani, che quelli più adulti, hanno voluto perseguire con tutte le energie ed alla fine gli sforzi sono stati premiati». —