Tutti in viaggio con Geronimo Stilton, inviato speciale sul camper del tempo
Un tipo, anzi un topo, che ha il viaggio nel Dna, anche quello nel tempo. Geronimo Stilton non ha certo bisogno di presentazioni: in vent’anni di carriera ha scritto di suo pugno più di 600 libri, vendendo 171 milioni di copie nel mondo (37 milioni solo in Italia). Panciotto verde e orologio nel taschino, accompagnato dall’ardita sorella Tea, dai nipotini Benjamin e Trappy e dall’arruffone cugino Trappola, lo vedremo questa volta - grazie alla collana di 12 volumi che Gedi propone da domani ogni mercoledì in edicola a 7,90 € in più con questo giornale - salire con i suoi piccoli lettori su Ulisse, il camper del tempo, e andare volta a volta nell’antico Egitto, alla corte di Ramses il Grande, in Spagna nel 1492 con Cristoforo Colombo, a Firenze per conoscere Leonardo, nell’antica Roma, nella preistoria a spasso con i mammut.
Da sempre, e a maggior ragione in questi mesi difficili per i ragazzini, tra Dad e uscite contingentate, il toposcrittore invita i suoi lettori a non buttarsi mai giù e a considerare che ogni difficoltà può essere superata con l’aiuto di chi ci vuole bene e, magari, con un sorriso.
D’altra parte, non è certo l’ultimo arrivato: nato a Topazia, la capitale dell’Isola dei topi, Geronimo Stilton è laureato in Topologia della Letteratura rattica e in Filosofia archeotopica comparata. Dirige l’Eco del Roditore, il giornale più famoso dell’isola, fondato da suo nonno Torquato Travolgiratti e nel tempo libero, colleziona antiche croste di formaggio del Settecento.
Geronimo spinge i bambini a partecipare, a non essere lettori passivi, grazie al ritmo implacabile della trama e alla riuscita alternanza di testo in caratteri diversi, giochi e illustrazioni (al fondo del primo volume, per esempio, c’è un labirinto da completare, insieme a un piccolo vademecum, allegro ma preciso, sulla vita al tempo dell’antico Egitto): un cambio di passo continuo, capace di avvicinare alla lettura anche chi è intimorito dalla monotonia visiva della pagina scritta.
Questa volta i nativi digitali saranno costretti a firmare come lui il «Contratto dei Viaggiatori del Tempo di Ficcagenio Squitt» e promettere di non reclamare mai. Nemmeno quando sul loro cammino si moltiplicano mummie e coccodrilli e il nostro eroe, tutt’altro che impavido - «Ho paura praticamente di tutto» - desidererebbe tanto essere rimasto a casa. Poi però, suo malgrado, si tuffa nella grande avventura della conoscenza, quella che dietro l’angolo aspetta ognuno di noi, uomini o topi, anzi tipi.