Sulle scuole Zaia ci ripensa: in Veneto si comincia il 13 settembre e si chiude l’8 giugno
MARGHERA. Al bar la chiamerebbero “la brutta figura”. Sia come sia sulla riapertura delle scuole in Veneto il presidente della giunta regionale fa un dietrofront totale.
La riapertura ufficiale, fissata solo 24 ore prima a fine settembre, viene riportata al 13, come previsto dal precedente calendario regionale.
Nella conferenza stampa di martedì 6 luglio Luca Zaia, ha rivisto tutto quello che aveva detto dopo aver ceduto alle richieste dei sindaci delle località di vacanza tradizionali del Veneto, che avevano chiesto un prolungamento proprio per favorire l’economia turistica.
Zaia aveva fatto l’annuncio in diretta: in Veneto s’inizia il 20, aveva assicurato.
Una decisione contro cui si erano schierati tutti: dai toni soft della dirigente scolastica regionale, Palumbo, che l’aveva ritenuta “una decisione non necessari”, al ministro D’Incà, che aveva giudicato “profondamente sbagliato” rinviare l’apertura delle scuole”, al Partito democratico che aveva bollato la decisione di Zaia come “incomprensibile”
A questo punto Zaia, scottato, ha tentato di metterzi la pezza: “Forse meglio iniziare il 16”.
Ma come dice il proverbio (veneto): “Pezo el tacòn del buso”. Infatti il 16 è una festa religiosa ebraica.
Zaia si è accorto dell’errore e ha quindi fatto una virata di 180 gradi: "La Regione Veneto ha deciso: «Le scuole di primo e secondo grado in Veneto inizieranno il 13 settembre per chiudere l'8 giugno», ha detto mercoledì 6 luglio Zaia, «Le scuole d'infanzia - aggiunge - apriranno il 13 settembre - aggiunge - e finiranno il 30 giugno". Le vacanze di Natale per tutti saranno dal 24 dicembre all'8 gennaio.
Dopo il voltafaccia del presidente della giunta regionale nello stretto giro di neanche 24 ore, le opposizioni non si sono lasciate andare a facile ironia, ma piuttosto a preoccupazione sulla “politica degli annunci” che sembra aver preso la mano a Zaia.
«Abbiamo appreso della retromarcia del presidente Luca Zaia sulla riapertura ritardata delle scuole: una buona notizia, ci permettiamo però di suggerirgli una maggiore cautela quando fa annunci estemporanei a reti unificate, perché crea comprensibili difficoltà alle famiglie anche se dichiara di non aver letto di alcuna protesta, probabilmente unico in tutto il Veneto. In tre giorni la data di inizio per le superiori, di fatto, è cambiata tre volte», notano i consiglieri regionali del Pd Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis.
Secondo il portavoce dell’opposizione, Arturo Lorenzoni, si tratta di "Una marcia indietro, la seconda in 24 ore, che crea confusione e disorientamento fra le famiglie venete con figli in età scolare".