Etra, firme false del presidente. Un manager finisce a processo
CITTADELLA. Avrebbe firmato al posto del presidente di Etra in una cinquantina di pratiche, viene rinviato a giudizio. «Se verrà accertato dagli inquirenti si tratta di un fatto increscioso»: queste le parole di Andrea Levorato, presidente del consiglio di gestione della multiutility di acqua e rifiuti dell’Alta Padovana e del bassanese, commentando la notizia della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Vicenza, nei confronti del dipendente Giampietro Serraglio.
Il ruolo che svolgeva l’accusato era di particolare rilevanza: fino ad alcuni mesi fa era operativo nella sede di Bassano: era il responsabile del contenzioso crediti. Ed ora deve rispondere di un comportamento delittuoso, quello di aver apposto firme apocrife proprio in nome del presidente Levorato.
Che sottolinea l’efficacia dei controlli: «Se il fatto verrà comprovato, significherà comunque che le attività di verifica che sono state svolte in azienda funzionano: è stato proprio mettendo in atto le prassi per la trasparenza che sono state notate delle incongruenze, che hanno portato alla denuncia nei confronti del dipendente e all’avvio di un procedimento disciplinare».
Serraglio è ora sospeso in attesa degli accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria: l’udienza preliminare in tribunale è fissata per il 12 ottobre prossimo. Secondo le accuse, Serraglio, 57enne di San Zenone degli Ezzelini, avrebbe apposto la firma di Levorato ad una trentina di pratiche, si tratterebbe di affidamenti a sei diversi avvocati, nel corso del 2019: un reato previsto dagli articoli 81 comma 2 e 476 del codice penale. L’accusato è assistito dall’avvocato Umberto Pauro del Foro di Venezia.
Il pubblico ministero a capo all’inchiesta è il sostituto procuratore Giovanni Parolin, Etra risulta parte offesa. Ovviamente della vicenda sono stati prontamente informati tutti gli organismi della governance, ovvero consiglio di gestione, consiglio di sorveglianza e organismo di vigilanza. «Le azioni di trasparenza in Etra sono una consuetudine, a garanzia dell’azienda e dei soci», chiosa il presidente Levorato.