Nicholas ora vive nel murales dei compagni di scuola. «Sarai sempre nei nostri cuori, fratello»
MESTRE. È una gran bella storia di amicizia, nata sui banchi di scuola, e che prosegue, nonostante il dolore della perdita, quella che lega i ragazzi della quarta A indirizzo elettronica dell’istituto tecnico industriale Zuccante di Mestre al loro compagno, Nicholas Povolato. Nicholas da sette mesi non c’è più, morto in un incidente stradale. Ma il suo ricordo, e da ieri il suo volto, rimarrà per sempre nella sua scuola. Grazie ad murale, realizzato dai compagni di scuola in tre settimane di lavoro sul muro interno vicino all’ingresso dell’istituto.
Nicholas è in primo piano, felpa scura e volto sorridente. Con la mano fa il gesto dell’Ok, del va tutto bene. Il disegno nasce da una foto fatta in classe quando erano in terza, il giorno prima di una importante verifica di inglese. I compagni sono sagome, perché assieme a loro hanno voluto ritrarre, spiegano Gianluca e Pietro, tutte le persone che a Nicholas hanno voluto bene.
«L’idea è stata loro, dei ragazzi», dice il dirigente scolastico Marco Macciantelli. «Noi abbiamo soltanto cercato di renderla possibile con il contributo di tanti: la vicepreside Tiziana Carotenuto, la coordinatrice della IVAA Claudia Serantoni, la responsabile dell’ufficio tecnico Nunzia Marra, la docente di disegno e storia dell’arte Antonella Argentile». La docente di disegno aveva conosciuto Nicholas solo per pochi mesi durante le lezioni in Dad. «I ragazzi mi hanno chiesto aiuto ma si sono rivelati bravissimi».
Da ieri Nicholas è di nuovo nella sua scuola con quella scritta, «Sempre nei nostri cuori fratello», che esterna il senso profondo di una amicizia che dura per sempre, nel ricordo.
«Penso sempre che non se ne sia andato ma che sia nella stanza a fianco, come cita una nota poesia, e aspetterò che venga a parlarmi, perché così mi aveva promesso quando era venuto a dirmi che smetteva, per un po’ di giocare, a calcio», ha detto, commosso, il suo storico allenatore, Gigi Galliccioli. Nicholas con lui aveva giocato nel Favaro e poi nel Martellago.
Con l’allenare sono arrivati a scuola i compagni, professori, personale amministrativo della scuola e tutta la famiglia Povolato che sorride, e si commuove, davanti al murale.
Ci sono le sorelle Samantha, Mary e Sheila, mamma Susanna e papà Luciano.
«Vi siamo grati a nome della nostra famiglia - ha detto nel suo messaggio una delle sorelle - anche per la cura e il dettaglio che avete messo nel realizzare quest'opera, in cui ritroveremo lo sguardo di Nicholas, che mai potremo dimenticare. Sono passati sette mesi da quel momento che ha visto le nostre vite travolte e che ci lascia un vuoto incolmabile. E le parole possono essere troppe o troppo poche, ma noi vi ringraziamo perché questo disegno è il manifesto dell'amore e dell'affetto di coloro che condividevano con Nicholas parte della sua vita e testimonia quanto lui sia importante per tutti noi». Il saluto del Comune lo ha portato Ermelinda Damiano, presidente del consiglio comunale. Anche la Città metropolitana ha infatti sostenuto il progetto, fa sapere la nota dell’amministrazione.
«È arte ciò che lascia il segno», ha spiegato il dirigente Macciantelli. «La scuola deve essere questo: educazione in uno spazio aperto, così inclusivo da nutrire sempre la speranza, anche quella di poter trattenere, almeno nel ricordo, tutti coloro che ne hanno fatto parte. E con questo murale la speranza è che Nicholas possa continuare a far parte della sua scuola».