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Сентябрь
2021

Caluso e la festa dell’uva Erbaluce: su il sipario nel nome della tradizione

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Caluso e la festa dell’uva Erbaluce: su il sipario nel nome della tradizione

Da giovedì a domenica, un mare di appuntamenti.  Al centro dell’evento l’Erbaluce e le sue potenzialità

CALUSO

Format ancora ridotto ma non assolutamente sottotono anche se le esigenze di sicurezza e i limiti imposti dalle misure di contenimento del Covid hanno minato il programma nel suo appuntamento più suggestivo: l’abbraccio collettivo di piazza. L’edizione numero 88 della Festa dell’uva Erbaluce alza il sipario domani, giovedì 16, per andare avanti fino a domenica 19: quattro giorni da vivere tra il buon bere, i piatti della tradizione gastronomica e la genuina allegria di popolo.

Mancherà il mitico Palio dell’uva, la sfida tra rioni e frazioni che assegna la vittoria a chi pigia più uva. Mancherà anche la grande vivacità della sfilata domenicale con i carri che inneggiano alla vendemmia ed i volti allegri dei partecipanti in costume sulle note della banda municipale.

Le caratteristiche veje piole (vecchie piole) non possono essere allestite per evitare assembramenti ma ai vari gruppi rionali è stato concessa l’organizzazione di uno street food che farà il bis anche la domenica oltre all’appuntamento di sabato sera. A loro si unirà il Bistrot di Marcella Simeone con il fritto misto alla piemontese e la gastronomia L’angolo della Luli che invece propone l’aperitivo nel parco Spurgazzi la sera di domenica 19.

Quindi le alternative sono state create e sono tante, coinvolgenti e di ottima qualità.

La Pro loco, non senza sforzi con il Comune, l’Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino, il Consorzio di tutela dei vini docg Erbaluce e doc Carema e Canavese, l’Ordine delle ninfe (con la collaborazione dei commercianti) ciascuno per la parte di loro competenza ed il sostegno della Camera di Commercio di Torino, hanno messo in cartellone un mare di appuntamenti accattivanti, proprio mentre si svolge la vendemmia tra i filari lungo le colline.

UN PO’ DI STORIA

La prima festa della vendemmia si tenne il 23 settembre del 1934, sponsorizzata dal quotidiano La Stampa che organizzò due treni speciali da Torino. Poi cambiò nome e divenne la Festa dell’uva. La regina della kermesse, la Ninfa Albaluce arrivò solo nel 1948, dopo gli anni bui della guerra: era Angiolina Giuliano. Bella una vecchia foto con lei seduta sul calesse trainato da due cavalli. Negli stessi anni venne introdotto nel programma anche il Grappolo d’oro, il concorso enologico per premiare non solo l’Erbaluce, ma i migliori vini della provincia di Torino poi messi in vetrina dal 2005 nell’Enoteca regionale dei vini, ospitata nelle seicentesche cantine di palazzo Valperga di Masino.

imbarazzo della scelta

Tradizione e valorizzazione del territorio pronti a tornare in scena da domani, giovedì 16 seppur privi di qualche tassello. La Pro loco di Caterina Pistono, dedica l’apertura allo sport: dalle 17 nel parco Spurgazzi, si presentano le associazioni sportive di Caluso con la possibilità di provare le varie discipline sotto l’occhio esperto degli istruttori. Alle 20 s’inaugura il padiglione gastronomico con la Cena dello sportivo. Venerdì 17 i rioni e le frazioni, che hanno dovuto rinunciare alla sfilata di apertura, si ritrovano nel padiglione per la loro cena di benvenuto. Non si balla ma la colonna sonora delle serata è affidata al gruppo Royal party baby.

sabato e domenica da vivere

Sabato 18 apre la tensostruttura allestita dal Comune nel cortile del municipio per la presentazione del libro “Un viaggio per sognare, mille sogni per vivere”, scritto dai ragazzi del Progetto Abilito con la collaborazione dell’associazione Piccolo Carro di Chiaverano. Presenti i vertici del Ciss-ac, che curano il progetto da quattro anni. Alle 19 sono i gruppi dei rioni e delle frazioni, con la collaborazione dei commercianti ad aprire nelle vie del centro storico il ventaglio dei gusti tra prelibatezze offerte nelle bancarelle dello street food e negli spazi all’aperto allestiti dai bar. Sempre aperto il padiglione della Pro loco con la cena dell’88esima Festa dell’uva ed uno spettacolo di cabaret dal titolo “Cabaresque gran varietè”.

Domenica 19 dalle 10 il centro storico, fino ai viali alberati lungo corso Torino, si vivacizzerà con le bancarelle dell’artigianato e con il mercatino dei produttori. Nel cortile di palazzo Valperga la sindaca Maria Rosa Cena ed il presidente dell’Enoteca, Corrado Scapino, tagliano il nastro di DiVino Canavese, la mostra mercato dei vini che consente la possibilità di degustazioni in abbinamento a prodotti tipici.

Alle11,30 scattano i momenti istituzionali: Carola Borgia, ninfa Albaluce per il terzo anno premierà i vincitori del Grappolo d’oro per poi unirsi dalle 16 alla sfilata a piedi dei gruppi dei rioni e delle frazioni mentre le note della banda musicale riecheggeranno da piazza Ubertini. Si finisce alle 20 con un tributo ai Blues Brothers offerto dai Four fried chickens. —




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