Triestina calcio, c’è il derby con la capolista per dimostrare qualità e carattere
Match delicato all’Euganeo (14.30). Bucchi ha tanti nodi da sciogliere: a casa i centrali Ligi e Capela
TRIESTE Padova-Triestina non è e non potrà mai essere una partita banale. Il capitolo che andrà in scena oggi (allo stadio Euganeo si inizia alle 14.30, arbitra Carella di Bari) sembra ripercorrere molti tratti delle sfide del recente passato, ovvero un Padova favorito e in vetta alla classifica, e una Triestina nella veste di inseguitrice e possibilmente rompiscatole, ruolo che le è riuscito spesso contro i biancoscudati. Che sia così anche oggi, lo sperano tutti i tifosi alabardati. Di certo sarà una sfida tra continuità e innovazione. Da una parte c’è un Padova che lo scorso anno è arrivato primo nella regular season (dietro al Perugia solo per una questione di reti) e poi nei play-off a un solo rigore dalla serie B, che ha confermato gran parte della squadra e su quell’intelaiatura (con le stelle Ronaldo oggi al rientro, Chiricò, Saber e Della Latta) ha inserito pedine di valore come Ceravolo, Busellato, Kirwan, Valentini e Monaco. Ha cambiato allenatore passando da un ex alabardato (Mandorlini) a un altro (Pavanel), che però la categoria la conosce benissimo e che proprio con l’Unione la serie B l’ha già sfiorata. Dall’altra una Triestina che non solo ha cambiato timone con l’avvento di mister Bucchi, ma che proprio alla fine del mercato ha modificato anche pelle. Tante novità che il tecnico deve integrare in corso d’opera per trovare l’abito più funzionale, capace di esaltare le caratteristiche dei singoli. Sotto questo aspetto, se l’Unione aveva già superato più volte l’esame di agonismo e grinta, e aveva dato buone prove di solidità difensiva, la ripresa col Piacenza è di buon auspicio anche per la fase offensiva, che finora non aveva esaltato. Lunedì scorso Bucchi aveva estratto dal cilindro per la prima volta un 3-4-1-2, ma che possa schierarlo anche oggi non è affatto scontato: oltre a Ligi (risentimento muscolare) è assente anche Capela per la botta alla testa rimediata col Piacenza, per cui restano davvero contati i possibili difensori per una difesa a tre, ovvero Volta, Negro e Lopez. Ma può darsi che Bucchi giochi comunque la carta della continuità, anche perché questo schieramento è capace di far esaltare le qualità di Rapisarda, che giostrando più avanzato sulla fascia destra ha fatto vedere tutto il suo potenziale, e potrebbe aprire le porte per un utilizzo sulla fascia mancina di Galazzi (oppure Iotti se si vuole maggior copertura). In ballo c’è anche una veste più abbottonata con un 3-5-2, visto che in mezzo Bucchi ha abbondanza e può pescare tra Giorico, Angiulli, Crimi, Giorno e Paulinho. Davanti invece, oltre all’assenza di De Luca ancora squalificato, tornano nella lista degli infortunati Litteri e Sarno, per cui gli uomini a disposizione di Bucchi sono Procaccio (eventuale trequartista), Gomez, Trotta e Di Massimo. Ecco perché oltre al modulo col trequartista va considerato anche quello a sole due punte. Ma vista la situazione non è da escludere nemmeno un ritorno della difesa a quattro, anche alla luce del probabile 4-3-3 del Padova.