Biologo ucciso a Tarquinia: fermato un ex tecnico dell’università di Pavia. Ecco chi è il sospettato dell’omicidio Angeletti
Il presunto assassino ha lavorato per trent’anni all’Università di Pavia ed è stato anche consulente dell’amministrazione provinciale. Claudio Cesaris, il 68enne arrestato dai carabinieri per l’omicidio di Tarquinia del biologo 50enne Dario Angeletti, è è originario di Dresano, nell’hinterland milanese ma molto conosciuto a Pavia dove aveva lavorato sin dai primi anni novanta nel laboratorio di eco-etologia dei vertebrati del dipartimento scienze della terra e dell’ambiente. Nel corso della sua carriera (da qualche anno era in pensione) Cesaris ha svolto consulenze per diversi enti tra cui regione Lombardia.
Il movente passionale
Il delitto è avvenuto martedì scorso nel parcheggio della zona delle saline di Tarquinia. Secondo le prime ipotesi investigative, il movente del delitto sembra sia legato alla sfera sentimentale della vittima.
Al centro della vicenda, sempre secondo l’ipotesi dell’accusa, ci potrebbe essere una donna, ex docente dell’Università di Pavia, in qualche modo “contesa” tra vittima e presunto assassino. Lei, alcuni anni fa, si era trasferita nella Tuscia e Claudio Cesaris l’avrebbe seguita acquistando un piccolo appartamento a San Marino al Cimino (provincia di Viterbo) perquisito dai carabinieri e sequestrato dalla magistratura.
Dal giorno dopo l’omicidio le attenzioni si erano concentrate in particolare proprio su un collega della vittima: Claudio Cesaris era stato inquadrato dalle telecamere di sorveglianza che osservano da lontano il parcheggio nella zona delle saline di Tarquinia. Dario Angeletti era stato trovato ucciso steso sulla sua Volvo grigia, al posto del guidatore e con la cintura si sicurezza ancora allacciata. Un colpo solo alla testa. Poi l’assassino si era allontanato. Il «modus operandi» sembrava l’azione di un killer professionista ma, l’indagine avrebbe dimostrato che non era così. Il luogo del delitto era vicino al centro ittiogenico sperimentale dove la vittima lavorava.
Claudio Cesaris, che al momento dell’arresto ha accusato un malore, è stato ricoverato e piantonato all’ospedale Belcolle di Viterbo. L’autopsia sul cadavere è in programma per venerdì mentre proseguono le indagini dei Carabinieri su incarico della Procura della Repubblica.
Gli incarichi nel pavese
I contatti tra l’arrestato ed enti e istituzioni in provincia di Pavia non sono limitati al lavoro in Università. Claudio Cesaris aveva infatti eseguito decine di consulenze per enti pubblici e associazioni. Come quella per la sezione di Pavia dell’Unione regionale cacciatori dell’Appennino Lombardia. Una consulenza anche per organizzare un convegno internazionale: «Lo straniero dei corsi d’acqua: il caso nutria». Per l’amministrazione provinciale di Pavia era invece consulente scientifico e funzionario estero della commissione tecnica ungulati. Aveva lavorato anche per la cascina Novella di Travacò Siccomario. Qui aveva redatto la valutazione di incidenza ambientale per la ristrutturazione della cascina che si trova nei Boschi del Ticino. Per il dipartimento di biologia animale dell’Università di Pavia, l’arrestato aveva anche mappato gli uccelli nidificanti in tutta la Lombardia.