Caporalato, indagata a Foggia la moglie del capo del Dipartimento immigrazione del Viminale: il dirigente ha dato le dimissioni
C’è anche Rosalba Bisceglia, moglie di Michele Di Bari, prefetto e capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, tra le 16 persone accusate di caporalato in un’indagine della Procura di Foggia che ha portato all’arresto di cinque persone. Il prefetto “ha rassegnato le proprie dimissioni” subito dopo la diffusione della notizia, fa sapere il Viminale in una nota: la ministra Luciana Lamorgese le ha accettate a stretto giro. L’operazione è scattata nella notte tra giovedì e venerdì a Manfredonia e in altri centri della provincia. Due degli arrestati, un cittadino senegalese e un gambiano, sono stati sottoposti a misura cautelare in carcere, mentre per altri tre il gip ha disposto gli arresti domiciliari. I restanti 11 indagati – tra cui Bisceglia – dovranno osservare l’obbligo di dimora o di firma. Sottoposte a controllo giudiziario dieci aziende agricole con un giro d’affari complessivo di cinque milioni l’anno: una di queste vede tra i propri soci amministratori la moglie del prefetto.
L’indagine è incentrata sullo sfruttamento cui erano sottoposti numerosi braccianti extracomunitari provenienti dall’Africa, impiegati a lavorare nelle campagne della Capitanata. Tutti dormono nella nota baraccopoli di Borgo Mezzanone, un accampamento che ospita circa duemila persone in pessime condizioni igienico-sanitarie e forte stato di bisogno. L’inchiesta, condotta dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di Manfredonia e da quelli del Nucleo ispettorato del lavoro di Foggia, “ha preso le mosse dalla diffusa situazione di illegalità radicata nelle campagne del foggiano, non indifferente ai Carabinieri che quotidianamente svolgono servizi di controllo del territorio in quell’area”, comunicano le forze dell’ordine.
Di Bari, 62 anni, è originario di Mattinata, nel Gargano: è a capo del Dipartimento immigrazione dal 2019. Laureato in giurisprudenza, ha vinto il concorso per la carriera prefettizia a 31 anni, nel 1990: promosso viceprefetto nel 2001, è stato capo di gabinetto e poi viceprefetto vicario presso la prefettura di Foggia, ricoprendo vari incarichi di commissario governativo. Nel 2010 è stato nominato prefetto: prima di approdare al ministero, gli incarichi a Vibo Valentia (dal 2012 al 2013), Modena (dal 2013 al 2016) e Reggio Calabria (fino al 2019).
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