Gli attraversamenti previsti dalla variante al piano regolatore portuale
VIAREGGIO. Da una parte l’asse di penetrazione dalla via Indipendenza al porto, per il quale l’amministrazione comunale del sindaco Giorgio Del Ghingaro ha annunciato di voler finanziare in proprio il progetto di tracciato. Dall’altra una Variante al Piano regolatore portuale, strumento urbanistico al quale non compete la progettualità dell’asse, che si propone di rendere la porto e Darsena maggiormente a misura di pedoni e ciclisti. Mettendo ordine in un traffico che potrebbe arricchirsi anche dei cicloturisti se alla fine dell’iter burocratico, oggi nelle mani del ministero dei trasporti, il percorso viareggino della Ciclovia Tirrenica passerà nella Riserva naturale della Lecciona.
Ordine che passa da un intervento molto atteso dalla Darsena tutta: un ulteriore collegamento pedonale e ciclabile, di tipo mobile per non impedire il passaggio delle imbarcazioni, che si andrebbe ad aggiungere alla passerella sul Burlamacca all’altezza del Molo ma spostata lato monte, là dove c’è la Darsena Lucca, area destinata a veder nascere il Polo dell’innovazione, con tanto di trasloco del cantiere Azimut oggi esistente.
Tra le previsioni della Variante per l’intera area, la riqualificazione delle banchine della Darsena Lucca da realizzare mediante allargamento del molo lungo il Burlamacca e delle banchine che si affacciano sulla via Coppino.
Anche la trasformazione dell’approdo turistico della Madonnina, destinato a imbarcazioni grandi al posto delle misure attuali più contenute, prevede che veda la luce un ponticello che attualmente non c’è, ma del quale si sente l’esigenza: sarà ciclopedonale anche questo, e verrà costruito tra le banchine Martinelli e Sani.
Nuovi spazi per pedoni e ciclisti dovranno essere considerati anche nella trasformazione radicale dell’area dove oggi si trova il vecchio mercato ittico, che sarà demolito per fare spazio a edifici destinati alla cantieristica e al refitting.
Spazi destinati a biciclette e pedoni anche nell’ambito della Diga foranea, l’ampia area portuale interessata da grandi trasformazioni, dalla nuova banchina commerciale, al nuovo Mercato ittico, agli specchi acquei per i grandi yacht. Lungo la Diga foranea saranno realizzati – così la previsione della Variante al Piano regolatore portuale che al momento rimane non pubblica – un passaggio pubblico, sia pedonale che ciclabile con una quinta alberata che corre lungo tutto il Moletto. Una soluzione – si può immaginare – pensata per ridurre o impedire di camminare sopra la Diga, come avviene oggi anche se è stato vietato. Anche se a vedere il mare è difficile che i viareggini rinuncino-.
Grandi cambiamenti, dunque, per un maggiore collegamento tra porto e città, così da ridurre la “frattura” tra due pezzi che sono la stessa città ma spesso si vivono in contrapposizione l’uno con l’altro. Proprio per questo, dunque, sarebbe fondamentale il dibattito pubblico sulla Variante, che non può più essere rimandato. Perché una Variante pronta nel 2018 rischia di invecchiare rapidamente.
