Rissa a Calafuria, il questore: "Da sabato 11 dicembre chiusa per dieci giorni la discoteca"
LIVORNO. Pugno duro della questura dopo la rissa della notte fra martedì 7 e mercoledì 8 dicembre nel parcheggio fuori dalla discoteca "Precisamente a Calafuria" del Romito, in cui una trentina di giovani si sono picchiati (tre di loro sono finiti pure all'ospedale). Il questore Roberto Massucci, infatti, ha annunciato il provvedimento di chiusura del locale - che verrà firmato venerdì 10 dicembre - per dieci giorni a partire da sabato 11 dicembre, la data già individuata per la notifica al proprietario.
IL QUESTORE
Massucci ha annunciato il provvedimento in una conferenza stampa nella caserma "Vittorio Labate", in viale Boccaccio, dopo la presentazione del nuovo vicario di via Fiume, Alfredo Matteucci. "Non voglio andare oltre - ha spiegato Massucci - perché allo stesso tempo è giusto salvaguardare il diritto di impresa, che deve coniugarsi con le esigenze di sicurezza. Per altro non è la prima volta che in quella zona accadono episodi di violenza". Il riferimento di Massucci è alla rissa fra pisani e livornesi avvenuta nel giugno scorso, con un ventunenne ferito e accompagnato al pronto soccorso dalla Svs di Ardenza. La causa scatenante, da quanto emerso, l'apprezzamento nei confronti di una ragazza di uno dei due gruppi.
LA DISCOTECA
Senza parole il titolare della discoteca "Precisamente a Calafuria", Simone Gonnelli, per il quale la questura ha annunciato la notifica del provvedimento per sabato 11 dicembre, giorno dal quale decorreranno i dieci giorni di chiusura in base al Testo unico per le leggi di pubblica sicurezza: "La mia attività è estranei ai fatti - commenta l'imprenditore al Tirreno - dato che la rissa è avvenuta a 200 metri di distanza, nel parcheggio, quando ormai la discoteca era chiusa". "La rissa o il litigio - prosegue il titolare - non è scoppiata all’interno del locale, ma è avvenuta a più di 200 metri ed eravamo ormai chiuso da tempo, fatti avvalorati dalla chiamata alle forze dell’ordine alle 4.30. Non sono nemmeno sicuro che i coinvolti avessero partecipato alla serata e all’interno avevo una dozzina di persone della sicurezza, più che sufficienti per la clientela che avevamo". Il locale, attraverso i social, ha inoltre spiegato che "per l’ennesima volta, a causa di persone negligenti e indisciplinate che non sono capaci di divertirsi responsabilmente - si legge - siamo costretti a subire una chiusura del locale per dieci giorni per i disordini accaduti al difuori del locale dopo la serata di martedì 7. Teniamo inoltre a precisare che i disordini sono accaduti solamente all’esterno del locale e ben oltre l’orario di chiusura. Tutto questo può essere testimoniato dalla sicurezza e dalla chiamata ricevuta dalle forze dell’ordine. Grazie a queste “gradevoli” persone che riescono sempre a mandare in frantumi il lavoro che portiamo, con passione, costantemente avanti".
LE INDAGINI
Nel frattempo proseguono le indagini avviate dalle volanti dopo i disordini. A procedere, nella fase successiva al primo intervento della polizia, sono i colleghi della Squadra mobile. Al momento - è quanto filtra dalla questura - non vi sono indagati.